Nell’ultimo fine settimana di aprile, per le strade della Capitale sono state individuate diverse cataste di rifiuti, con cassonetti debordati, situazione aggravata dalla festività del primo maggio.
A fare le numerose segnalazioni sono proprio i cittadini romani, i quali fanno emergere la loro indignazione nei confronti di questa situazione emergenziale.

Sono diverse le zone di Roma in cui la raccolta porta a porta non è ancora stata implementata e in cui i cassonetti risultano a malapena visibili a causa dei cumuli di immondizia che li circonda. Si nota, inoltre come ad aggravare la cosa ci sia la mancata raccolta degli ingombranti abbandonati lungo il territorio da coloro che lamentano la chiusura delle isole ecologiche.

L’assessore ai rifiuti di Roma Capitale ha deciso di non rispondere alla domanda su quale possa essere il motivo per cui i cassonetti siano rimasti pieni ed i sacchetti si siano accumulati a terra. Al momento la gestione dei rifiuti prevede il loro trasporto al di fuori della Capitale a causa della carenza strutturale degli impianti adibiti a tale compito. I Tir, non potendo transitare in autostrada nel fine settimana non è, quindi possibile trasportare i rifiuti negli impianti ed i siti di trasferenza non sono in grado di accumularli per più giorni.

La LILA Lavoratori_Ama fa sapere che i siti di stoccaggio diventano, in questo contesto, le postazioni dei cassonetti, situazione che viene aggravata dal maltempo in quanto la pioggia non permette le operazioni di raccolta manuale, portando all’aumento dell’accumulo lungo i marciapiedi.