Una maxi operazione contro la ‘ndrangheta denominata “Eureka” ed effettuata in otto Paesi europei questa mattina, ha portato a circa 150 perquisizioni. Si tratta della più grande operazione mai realizzata contro la mafia calabrese in Europa, è quanto emerge dai portavoce della procura federale belga in conferenza stampa. Un’operazione che ha impiegato più di mille poliziotti nelle operazioni effettuate in Germania e tremila agenti in Italia. Ma non solo, perché ci sono state perquisizioni anche in Paesi come Spagna, Portogallo, Francia, Romania e Slovenia.

“Gli arresti totali in Belgio sono stati tredici, sette dei quali con mandato d’arresto europeo emesso dall’Italia che ne ha chiesto la consegna alle autorità italiane”, ha aggiunto Schotsaert, precisando che “i tempi di consegna all’Italia potrebbero richiedere alcuni mesi a secondo della loro posizione davanti ai giudici”.  Sono stati inoltre sequestrati tre veicoli di lusso, almeno 20mila euro in contanti e diverse armi proibite. Alcuni blitz sono stati effettuati anche in Germania, come le perquisizioni nell’ambito dell’operazione internazionale. Nello specifico sono state realizzate perquisizioni in quattro Laender tedeschi e sono stati eseguiti trenta mandati arresto. Le regioni del tedesche coinvolte sono quelle della Baviera, del Saarland, della Renania-Palatinato e del Nordreno-Vestfalia.

Nel periodo che va dal maggio 2020, al gennaio 2022, sono state movimentate dalle cosche di ‘ndrangheta ben sei tonnellate di cocaina e nelcorso delle indagini sono stati registrati i contatti tra
le cosche più rilevanti del mandamento ionico reggino con esponenti del clan del Golfo, l’organizzazione paramilitare colombiana impegnata nel narcotraffico internazionale. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, infatti, hanno ricostruito numerosi episodi di importazione della droga che arrivava, via mare, nei porti Gioia Tauro, Anversa e Colon.

Gli investigatori hanno ricostruito anche i flussi di soldi riconducibili alle compravendite dello stupefacente che venivano gestiti da organizzazioni composte da soggetti di nazionalità straniere, specializzati nel pick-up money, o da spalloni che spostavano denaro contante sul territorio europeo. Le movimentazioni hanno interessato Panama, Colombia, Brasile, Ecuador, Belgio e Olanda. Complessivamente sono circa 22 milioni e 300mila euro le somme spostate con queste modalità. Soldi che in parte sarebbero stati reimpiegati nell’acquisto di auto e beni di lusso, nonché utilizzati per avviare e finanziare attività commerciali in Francia, Portogallo e Germania, ove venivano anche riciclati sfruttando attività di autolavaggio. Sequestri di società e beni e arresti sono stati eseguiti anche in Germania.In contemporanea al blitz dei carabinieri in Calabria, che ha riguardato numerosi Paesi europei e l’Australia, e alle operazioni delle Dda di Milano e Genova, le autorità giudiziarie belghe e tedesche stanno eseguendo rispettivamente 15 e 24 provvedimenti restrittivi, emessi dalle locali autorità giudiziarie, a carico di ulteriori indagati per reati in materia di narcotraffico e riciclaggio. Il gip di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, ha disposto il sequestro preventivo di beni per circa 25 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito in Italia, Portogallo, Germania e Francia ed ha riguardato società commerciali e beni mobili e immobili.In Italia, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 108 persone – 85 in carcere – in esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina. Gli indagati sono accusati a vario titolo d’associazione mafiosa; concorso esterno e traffico internazionale di droga con l’aggravante di transnazionalità e di ingente quantità; traffico di armi, anche da guerra; riciclaggio; favoreggiamento; trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena.