Sul processo “Alba Pontina” il Procuratore generale della Corte di Appello di Roma ha chiesto a conferma delle condanne nei confronti degli 8 imputati.

Si è tenuta oggi l’udienza al termine della requisitoria conclusasi con l’istanza di conferma dei 65 anni di carcere verso i componenti del clan di Campo Boario nei confronti dei quali è stata riconosciuta un’associazione di stampo mafioso. Armando Lallà ha ricevuto una condanna a 24 anni e due mesi, la moglie a 15 anni e tre mesi, mentre gli altri componenti della famiglia hanno ottenuto condanne per un massimo di 6 anni, per un totale di 65 anni di reclusione.

Le tre parti civili costituite (Comune di Latina, Regione Lazio e Associazione “Caponnetto”) si sono associate alla richiesta del Procuratore, la parola è poi passata al collegio difensivo.

La sentenza verrà emessa dalla Corte inseguito al termine delle difese che si terranno il prossimo 15 maggio.