La Camera dei Deputati ha approvato la fiducia sul decreto Bollette con 199 voti a favore e 129 contrari. Prima di arrivare al Si definitivo, le varie forze parlamentari hanno espresso le loro dichiarazioni di voto e le minoranze avevano annunciato l’astensione sulla fiducia posta dallo stesso governo, salvo poi cambiare idea e votare a favore, come nel caso di Svp. “Avete conquistato il triste record di due fiducie alla settimana, non era facile, e con quella di oggi sul cosiddetto ‘decreto bollette’ mostrate tutto il vostro disprezzo per il Parlamento”, ha dichiarato Marco Grimaldi, vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, riferito proprio al voto di fiducia di oggi. Sulla stessa lunghezza d’onda Emiliano Fenu del Movimento 5 Stelle: “È incomprensibile la scelta di inserire nel cosiddetto ‘Decreto bollette’ uno scudo penale per i grandi evasori. Si depenalizzano i reati di omesso versamento per chi aderisce alla tregua fiscale, a patto che i versamenti vengano effettuati entro la sentenza di appello, con la solita scusa di venire incontro ai piccoli contribuenti in difficoltà.
Ma i piccoli contribuenti, artigiani, commercianti, difficilmente maturano un debito, in un solo anno, di almeno 250 mila euro di Iva o di almeno 150 mila euro di ritenute verso i dipendenti. Smettetela parlare di contribuenti che hanno dichiarato e poi hanno avuto difficoltà a pagare. I soggetti che premiate con questa norma sono colletti bianchi, amministratori delle grandi società, che magari hanno deciso di non pagare le imposte dei loro dipendenti, e probabilmente anche i loro contributi”.