Anche quest’anno la Macchina di Santa Rosa a Viterbo ha avuto un grande fascino e ha lasciato stupiti in positivo fedeli e curiosi accorsi per assistere all’evento che si è tenuto la sera di martedì 3 settembre, alla vigilia del giorno di festa che ricorda la traslazione del corpo della stessa Santa. Come sempre, anche nella serata di ieri, i facchini hanno trasportato la Macchina in suo onore per le vie della città, guidati per la prima volta dal nuovo capofacchino Luigi Aspromonte che ha preso questo ruolo soltanto la scorsa settimana a seguito dell’infarto che ha colpito Sandro Rossi lo storico capofacchino. E proprio Aspromonte alla fine della del percorso e quando la Macchina è stata poggiata davanti al mausoleo ha ringraziato tutti i facchini impegnati nel trasporto, dicendosi “orgoglioso” di loro perchè hanno dimostrato “di essere forti nella fede e nel corpo”. Messaggio trasmesso in cuffia agli altri e poi la dedica a Sandro Rossi: “Questo trasporto è per te Sandro, ci hai insegnato come essere veri cavalieri di Santa Rosa, e stasera in cambio ti abbiamo dimostrato di essere degni dei tuoi insegnamenti”. La serata di ieri è stata anche quella del debutto per la nuova Macchina Dies Natalis realizzata dall’architetto Raffaele Ascensi.
Presenti all’evento anche molte autorità politiche, a partire ovviamente dalla sindaca della città Chiara Frontini. Insieme a lei, tra gli altri anche il vicepremier e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini e il suo omologo e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Senatore Maurizio Gasparri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e la sua vice Roberta Angelilli. Proprio lo stesso Rocca ha definito sulla sua pagina Facebook la Macchina di Santa Rosa “uno spettacolo entusiasmante”, aggiungendo: “Ciò che rende un luogo vivo e capace di resistere all’usura del tempo è proprio la comunanza di valori, sentimenti e fede religiosa di una comunità. Sono molto legato a Viterbo e alla Macchina di Santa Rosa. La considero un patrimonio inestimabile di storia, cultura popolare e religiosità. Da parte della Regione Lazio non verrà mai meno il sostegno a tutte le iniziative che promuovano lo straordinario patrimonio culturale del nostro territorio”.