Marco Baroni è stato presentato ufficialmente oggi, lunedì 8 luglio, come nuovo allenatore della Lazio in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il presidente del Club biancoceleste Claudio Lotito. Tanti i temi toccati dai due, con il neo-tecnico che è stato anche il primo a parlare e a rispondere alle domande dei giornalisti presenti: “Qui eredito una squadra che ha cultura del lavoro, dovremo intensificare una cosa che ho sempre portato nelle mie squadre: dobbiamo lavorare sulla dedizione, la passione, l’essere attaccati al lavoro. Quando una squadra va sul campo e dimostra a chi la osserva queste componenti, di corsa e qualità nel lavoro, il pezzo più importante è stato fatto. Poi un accenno a come ha detto si alla Lazio: “Quando è arrivata la chiamata sono stato felice, questo è il momento più alto della mia carriera. Amo le sfide, voglio trasferirlo alla squadra. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo avere dentro la voglia di sfida, la squadra non deve giocare per se stessa, ma per i tifosi. Lo devono vedere, si deve percepire, è uno scambio che deve avvenire in campo. Col mio staff lavoreremo su questo“. Ed ecco come risponde quando gli chiedono come giocherà la sua squadra: “Sicuramente la difesa sarà a 4 con il doppio esterno. Ci saranno delle piccole variabili, ma non ci spostiamo da lì. La parte più importante è che la squadra deve avere equilibrio e ferocia. Mi piace un calcio di ritmo sia difensivo che offensivo. Per quanto riguarda gli obiettivi, bisogna partire dal lavoro. Sicuramente vogliamo migliorare il campionato dello scorso anno. Vogliamo andare avanti in ogni competizione e sarà fondamentale tutto l’organico“.

Poi ha parlato il presidente Claudio Lotito che si è subito soffermato sulle critiche dell’ultimo periodo: “Sento cose che non hanno fondamento, la Lazio non sta facendo un ridimensionamento ma una riorganizzazione premiando il merito. La scelta del tecnico è una scelta pensata, voluta, basata sulla valutazione tecnica della persona e il progetto che vogliamo intraprendere su una squadra che si basa sulla forza fisica e la corsa, il calcio è cambiato“. “Con Baroni – aggiunge il numero uno biancoceleste – abbiamo trovato una sinergia e qualità umane ineccepibili, le qualità tecniche le dimostrerà. Poi un passaggio sulla rosa della stagione che sta per iniziare: “Costruiremo una squadra competitiva, lo era anche l’anno scorso, non lo era di testa nello spogliatoio. Alcuni infatti hanno abbandonato la nave nonostante avessero avuto tutto quanto quello richiesto (e qui in molti ci vedono una frecciata a Luis Alberto ndr). Noi pensavamo che si potesse tenere in piedi il processo di bandiere, quindi tenere per più di 3 anni i calciatori. Mi dispiace solo per Felipe Anderson che ha fatto una scelta di vita. Voleva tornare in Brasile. Per il resto ci saranno le condizioni per dare al mister un organico con potenzialità”. La mancata applicazione di questa situazione – prosegue ancora Lotito – ha portato all’avvicendamento di due allenatori. Gli allenatori che sono andati via non hanno avuto nessun problema con la società. I giocatori devono mettersi al servizio della società, non il contrario. Va premiato il merito. Mi ricordo nell’Udinese mi ricordo un attaccante, Di Natale, che rifiutò qualsiasi cosa per rimanere lì. Ora gli attaccamenti alla maglia vengono meno. Ci sono stati problemi di testa e spogliatoio, questo ha portato alle dimissioni di Sarri in primis e dello stesso Tudor”.

La squadra si è ritrovata in mattinata e nel primo pomeriggio ha svolto i primi test medici che saranno completati entro mercoledì 10. Presenti tutti i big, con Pellegrini Rovella e Romagnoli che sono già al lavoro da due giorni. La partenza per Auronzo di Cadore è fissata per giovedì 11 luglio in mattinata.

 

Fonte foto: pagina Facebook S.S. Lazio