Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha visitato oggi, venerdì 13 settembre, la sezione femminile del carcere di Rebibbia. La visita è servita allo stesso Rocca “per continuare a toccare con mano la realtà in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria e il personale sanitario delle ASL di competenza”. Non solo, perchè Rocca ha voluto sincerarsi personalmente delle condizioni delle detenute rinchiuse nel penitenziario. “Mi sono confrontato a lungo con la direttrice Nadia Fontana – ha aggiunto il presidente del Lazio – il comandante della Polizia Penitenziaria Carlo Olmi, il commissario della Asl Roma 2, Francesco Amato e il vicepresidente del Consiglio regionale, Pino Cangemi, per intervenire nella maniera più efficace possibile”. Rocca ha anche dichiarato in una nota stampa a margine dell’evento di aver “trovato un personale appassionato e capace di andare oltre le oggettive difficoltà”, avendo “dialogato con alcune detenute e visitato il nido in cui, al momento, sono ospitati due bambini assieme alle loro madri”. “La condizione di sofferenza, carenza di organico e sovraffollamento delle carceri, sia a livello regionale che nazionale, è nota a tutti. Nostro dovere, come Regione, è intervenire sugli aspetti sanitari, perché la condizione detentiva non deve ledere il diritto costituzionale alla salute e gli operatori sanitari devono poter lavorare in ambienti il più possibile sereni e dignitosi” ha concluso il presidente della regione Lazio.