Intervenuto nella giornata odierna ai microfoni di Canale 81 Lazio, durante la consueta Linea Diretta, il Coordinato Provinciale Locale di Forza Italia Alessandro Calvi, ha detto la sua in risposta alle dichiarazioni dell’ex sindaco del capoluogo Pontino Damiano Coletta, il quale nei giorni scorsi, aveva attaccato l’intero centro-destra con delle dichiarazioni rilasciate al Fatto Quotidiano.

Alessandro Calvi ha affermato di essersi pentito di aver dato sostegno all’ex primo cittadino nei 9 mesi in cui Latina è stata “governata” da entrambi gli schieramenti politici, a seguito della situazione della c.d. anatra zoppa che si era venuta a creare dopo il ballottaggio del 2021. “Bisogna avere il coraggio di ammettere i propri errori”, ha dichiarato lo stesso Calvi ai nostri microfoni, aggiungendo che Damiano Coletta sapesse da tempo che non ci fosse più la volontà da parte del centro-destra di sostenerlo e di proseguire l’esperienza “condivisa” al governo della città. Infatti è stato ribadito dal coordinatore che nell’autunno del 2021, quando Damiano Coletta incontrò le forze politiche che sostenevano il suo avversario Vincenzo Zaccheo sconfitto al ballottaggio, l’intera coalizione si fosse espressa a favore di un sostegno, con senso di responsabilità e per una maggioranza programmatica, la quale avrebbe dovuto fondare la sua azione su diversi punti chiave per la città, a partire dall’approvazione del bilancio poi avvenuta lo scorso 11 giugno. Calvi ha parlato di 7 punti che erano stati portati dal centro-destra e su cui la stessa coalizione ha riscontrato l’immobilismo dell’amministrazione sfiduciata la settimana scorsa, citando poi come esempio l’aumento della Tari e specificando come lui personalmente fosse contrario a questa decisione, indicando anche dove potessero essere reperiti i fondi dai vari capitoli di bilancio per abbassare la tariffa sui rifiuti. Ma la sua proposta non venne ascoltata e l’aumento della stessa tariffa passò con la motivazione che se non fosse stato fatto cosi, l’amministrazione avrebbe dovuto tagliare dei servizi.

Alessandro Calvi ha indicato però la data del 26 luglio come spartiacque di tutta la vicenda. Infatti quel giorno si tenne una conferenza stampa alla quale parteciparono i segretari regionali e provinciali delle forze della coalizione di centro-destra che sosteneva Zaccheo. In quella data si parlò chiaramente di come ci fosse la volontà della stessa coalizione di porre fine all’esperienza di governo e di andare a nuove elezioni. In quel momento il Tar non si era ancora pronunciato sulle nuove elezioni nelle 22 sezioni del capoluogo ove erano stati riscontrati errori durante la tornata dell’autunno 2021 e le forze politiche presenti indicarono chiaramente tra i motivi della loro decisione l’immobilismo su vari temi dell’amministrazione che sostenevano.

Il coordinatore provinciale Alessandro Calvi ha anche fatto riferimento alle dichiarazioni del commissario Prefettizio Carmine Valente, rivolte alle forze politiche, specificando come in un momento come questo, l’ex sindaco Coletta attaccava verbalmente il centro-destra dalle colonne de il Fatto Quotidiano. Calvi ha anche parlato di come la violenza verbale possa portare anche ad una sconfitta elettorale di chi la usa, mostrando risentimento per alcuni episodi avvenuti durante la campagna elettorale, quando vennero staccati alcuni manifesti del centro-destra e vennero distribuiti dei volantini contro il candidato sindaco Vincenzo Zaccheo.

Infine il coordinatore si è espresso sulla decisione dei consiglieri comunali di andare a dimettersi dal notaio: “La decisione è stata presa dai consiglieri ed è stata una linea comune verso quella direzione. Sarebbe stato più giusto che senza maggioranza Coletta si fosse dimesso”.