Sono stati aperti poco fa i lavori della XIX Legislatura e a farlo è stato il presidente Provvisorio Ettore Rosato, il quale ha dato il via all’apertura della seduta della Camera che eleggerà il nuovo Presidente.

Dopo aver costituito l’Uffico Provvisorio e aver indicato i Deputati Comaroli, Pastorin, Colucci e De Maria, come Segretari Provvisori, Il Presidente Rosato ha preso la parola per un suo discorso di benvenuto all’aula. I temi che sono stati toccati vanno, dal momento storico che si sta vivendo, con la guerra in Ucraina, ma anche con la crisi energetica che è una conseguenza del conflitto. Rosato ha parlato anche dell’importanza dell’istituzione della Camera sia per la vita del Paese che dell’Europa. E infine ha parlato della disaffezione dei cittadini alla politica e di quanto la serietà del Parlamento sia un elemento importante per far riavvicinare la gente alla politica e di conseguenza abbassare il tasso di astensionismo che c’è stato durante il voto dello scorso 25 settembre. Poi un ringraziamento finale ai Premier della XVIII Legislatura, Conte e Draghi, per il lavoro svolto.

Per me grande  è un grande onore aprire i lavori XIX Legislatura” – ha esordito il Presidente Rosato – “Provo un grande senso di responsabilità  che comporta soprattutto in un tempo cosi complicato come quello che stiamo vivendo con le emergenze della pandemia e della guerra in Russia”.

Rosato ha poi proseguito parlando nello specifico della crisi energetica ed economica, specificando come sia: “Compito primario di questa Istituzione costruire orizzonte di speranza”. Poi c’è stato spazio per i saluti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con relativi applausi dell’aula. In riferimento a questo, Rosato ha detto come bisogna: “Essere grati per il ruolo supremo di garante della vita democratica del Paese che il Presidente sta interpretando con saggezza”. Subito dopo saluti per l’ex presidente Fico e gli ex vice Rampelli e Carfagna e gli auguri a Liliana Segre che sempre nella giornata odierna presiederà la seduta del Senato, per l’elezione del rispettivo presidente.

Questa Legislatura si apre in un contesto storico di complessità. L’Europa è spaventata da una guerra di cui non si intravede la fine. Il nostro Continente si trova in una spirale di violenza e morte”. Rosato ha proseguito parlando della crisi che si sta generando in seguito della guerra in Ucraina: “Le imprese sono preoccupate per il costo e l’approvvigionamento dell’energia che rappresenta un problema strutturale. I cittadini si aspettano dalla Camera una risposta adeguata per ripartire come dopo la pandemia e tutti ci auguriamo di superare questa emergenza”.

Da qui il discorso è passato alle riforme che il Parlamento dovrà affrontare: “Il Pnnr e il conseguente piano di riforme possono rappresentare per quest’Aula una straordinaria opera modernizzazione del Paese e in particolare del Sud. Mi auguro che in questa Legislatura si metta mano anche alle riforme Istituzionali di cui il Paese ha bisogno e lo si faccia attraverso l’apporto di tutte le forze politiche”. Infine un riferimento al taglio dei parlamentari operativo a partire da questa legislatura ed “implica un accresciuto impegno del nuovo parlamento e di ognuno dei suoi membri”. Dunque l’auspicio di Rosato è che il Parlamento “Sia veramente l’assemblea in cui si riconosca la comunità nazionale, oltre che uno strumento di partecipazione dei cittadini. L’autorevolezza e il prestigio del nuovo parlamento si misureranno proprio su questo terreno e sulla capacità di decidere sulle sfide che interessano all’Italia e al mondo intero. Il compito di quest’Aula sarà quello di fare leva sulla volontà degli italiani di ripartire e ricostruire. Il Criterio del discernimento non può prescindere dal chiederci quale paese vogliamo costruire per e con i nostri giovani. Oggi ci deve essere la stessa visione con venne costituita la Ceca di 70esimo di cui quest’anno. Il continente subisce i colpi della grave crisi che rischia di devastare il nostro tessuto e quest’Aula deve rispondere con forza e unità. Le Istituzioni sono il luogo di ricomposizione del Paese e si attendono risposte efficaci, oltre che uno spirito di coesione. Solo aprendoci al futuro, sconfiggeremo il senso di sfiducia dell’elettorato che impone un elemento di attenzione da parte dei partiti.  La politica deve essere capace di moderare i toni e deve essere coerente con gli impegni assunti con i cittadini”.

Rosato ha poi concluso dicendo: “Un altro aspetto negativo riguarda il numero di donne elette che è basso e in controtendenza con quanto avvenuto dal 2001 ad oggi. Le donne devono essere parte della vita pubblica e la Costituzione ci impone di lavorare per assicurare una parità di genere sostanziale nelle Istituzioni”.

Rosato ha concluso con un augurio di buon lavoro al nuovo Governo.