Governo, ultime ore per definire la lista dei ministri prima delle consultazioni al Quirinale

L’incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi sembra aver sbloccato
definitivamente la trattativa sulla scelta dei ministri che comporranno il
governo di centrodestra. Dissolte le nubi delle ultime giornate, cariche di
tensione, soprattutto per l’irritazione di Forza Italia e del suo leader
Silvio Berlusconi, che non avrebbe gradito il metodo adottato da
Giorgia Meloni per la formazione dell’esecutivo.

Superato il weekend, dove si è lavorato da entrambe le parti, per
ritrovare la stessa intesa risultata vincente alle elezioni politiche del 25
settembre, nel vertice di ieri sarebbe stata trovata anche la quadra sulla
squadra da presentare al Capo dello Stato. Restano da sciogliere gli
ultimi nodi, ma la strada è ormai spianata con le prime indiscrezioni che
attendono solo la conferma ufficiale. In totale il numero dei ministri
dovrebbe attestarsi sui 23 esponenti, espressione dei quattro partiti
della coalizione, insieme a figure tecniche di spicco. Di seguito la lista completa dei nomi più discussi ad entrare a far parte del governo di centrodestra, nei dicasteri ai quali verrebbero assegnati.

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
– Quasi fatta per un fedelissimo di Meloni, ossia Giovanbattista Fazzolari. Circola anche
il nome di Giuseppe Chiné, attuale capo di gabinetto di Daniele Franco. Ma il ministro in
pectore Giorgetti vorrebbe tenerlo con sè.

Ministero dell’Economia
– Il nome di Giorgetti sembra ormai un punto fermo.

Ministro dell’Interno
– Il candidato più forte rimane il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi (in quota Carroccio)

Ministero della Transizione ecologica

– Qui c’è in ballo l’ipotesi d’istituire un ministero all’Energia, superando l’attuale
accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello
precedente con lo Sviluppo economico. Il più quotato è il forzista Gilberto Pichetto Fratin.
Resta in lizza Crosetto. Ministero della Salute
– Al nome di Guido Bertolaso nelle ultime ore si è aggiunto quello di Letizia Moratti e
Francesco Rocca (Croce Rossa) . Ministero della Difesa
– Adolfo Urso, esponente di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Copasir, mantiene la
pole position. Un altro nome caldo è sempre quello di Guido Crosetto.

Ministero degli Esteri –
Dovrebbe essere Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia, anche alla
luce della sua vasta esperienza internazionale.

Ministero della Giustizia
– Dopo il vertice in via della Scrofa sono in netta ascesa le chances di Carlo Nordio, il
magistrato eletto con FdI.

Ministero del Lavoro –
Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro, è sempre più vicina
a questo incarico.

Il ministro della Famiglia e Natalità –
Si tratta di un nuovo ministero, quello della Famiglia e della Natalità, pensato e
proposto dalla Lega. Simona Baldassarre (Lega) sembra aver superato le altre
candidate (sempre leghiste Erika Stefani e Alessandra Locatelli). Altro nome forte è
quello di Isabella Rauti (Fratelli d’Italia).

Ministero dell’Istruzione
– Questo ministero potrebbe andare ad Annamaria Bernini (FI).

Ministero dello Sviluppo economico
– Non si esclude che si possa decidere di accorpare questo ministero a quello della
Transizione ecologica e a quel punto il nome su cui scommettere potrebbe essere quello
di Guido Crosetto, ma soprattutto quello di Fabio Rampelli.

Ministero dei Rapporti con il Parlamento
– Il centrista Maurizio Lupi raccoglie un ampio consenso, oltre ad avere l’appoggio di
Giorgia Meloni. Altro profilo è quello del democristiano Gianfranco Rotondi.

Ministero di Trasporti e Infrastrutture
– La poltrona delle Infrastrutture dovrebbe essere leghista, quasi fatta per Matteo
Salvini.

Ministero delle Riforme
– Elisabetta Casellati, chiusa la porta da Guardasigilli, potrebbe approdare alle Riforme
anche se su questo ministero avevano aspirazioni gli esponenti del Carroccio (Marta
Bizzotto, Erika Stefani e Roberto Calderoli.

Ministero dell’Agricoltura
– L’incarico potrebbe finire al leghista Gian Marco Centinaio.

Ministero del Welfare
– Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza
programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia.

Ministero delle Politiche europee
– Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei
Conservatori europei.

Ministero delle Pubblica Amministrazione
– Dovrebbe essere ancora un uomo di Forza Italia: Alberto Cattaneo o Sestino
Giacomoni.

Ministero della Cultura
– Se il ministro sarà politico la scelta potrebbe ricadere su Alberto Barachini (Forza
Italia). Anche se per lui prende quota l’ipotesi di sottosegretario all’Editoria. La new entry
è rappresentata dallo storico Giordano Bruno Guerri. Secondo alcune fonti, potrebbe
approdare alla Cultura anche Rampelli.

Ministero del Mare
– Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex
amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci.

Ministro delle Pari opportunità
– Eugenia Roccella, già azzurra, oggi eletta con FdI, potrebbe coprire questa casella.

Ministro degli Affari regionali –
Questa casella vorrebbe occuparla la Lega per spingere sull’autonomia. Si pensa a Roberto Calderoli.