Si chiamava Simone Sartini, 28enne di Senigallia, l’operatore sanitario che ha perso la vita nell’incidente stradale che a Chiaravalle, sulla superstrada SS76, il 28 novembre, ha visto coinvolti un’ambulanza, un suv e un tir. A perdere la vita, insieme a Simone, il paziente trasportato di 83 anni. E’ rimasto invece gravemente ferito, ma non in pericolo di vita l’autista del mezzo di soccorso, collega di Simone, mentre l’automobilista è rimasto lievemente ferito. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma i soccorritori, sul luogo dell’incidente, si sono trovati davanti un’impatto micidiale: il tir era completamente riverso sul suv e sull’ambulanza, in cui sono rimasti incastrati Simone e il paziente.

Una notizia che ha subito suscitato sgomento e commozione. Sono stati tanti i messaggi di cordoglio tra cui quelli di istituzioni e colleghi. Lo stesso Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale del sindacato UGL Salute, ha voluto dedicare un messaggio di cordoglio al giovane operatore sanitario tragicamente scomparso, mentre si dedicava ad aiutare gli altri.
“Abbiamo atteso più di qualche ora – dice Giuliano – per riordinare le idee e fare in modo che lo spazio occupato dal
dolore lasciasse il posto a quello del ricordo. Il ricordo di Simone Sartini, uno di noi, un operatore sanitario, un componente di una squadra dell’emergenza urgenza scomparso nel drammatico incidente che il 28 novembre ha visto coinvolta la sua ambulanza con un autoarticolato. Simone aveva solo 28 anni ed era un ragazzo al servizio della gente. Non solo per il ruolo in ambito sanitario ma soprattutto per la generosità con cui affrontava ogni istante della sua giovane esistenza. Quella strappata via in un attimo e che ci porta a ricordare le terribili condizioni in cui gli operatori sanitari dell’emergenza-urgenza si trovano quotidianamente ad operare. E nel suo ricordo, e in quello dei tanti colleghi scomparsi durante il servizio, la UGL Salute porterà avanti con ancora fermezza le battaglie per la sicurezza sul lavoro e per una riforma del servizio dell’emergenza-urgenza che dia sempre maggiore dignità e
certezze a chi vi opera. Concludo dedicandogli, da parte di tutta la UGL Salute, le parole di una struggente canzone di Francesco Guccini:…voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi…”