Cancro al colon: pazienti sempre più giovani e diagnosi tardive, già nelle fasi avanzate della malattia. A dirlo è l’American Cancer Society. Lo studio, pubblicato ieri, ha rivelato che i casi di cancro al colon negli Stati Uniti d’America, il secondo tipo più diffuso, negli ultimi 25 anni sono aumentati, quasi raddoppiati, tra persone sotto i 55 anni.
Secondo il nuovo rapporto “a partire dal 2019, il 20% dei casi di cancro al colon si è verificato negli adulti sotto i 55 anni, rispetto all’11% nel 1995”.
Sulla base della tendenza osservata, gli esperti prevedono che “approssimativamente, nel 2023 saranno oltre 153mila le persone a cui verrà diagnostico il cancro al colonretto – si legge nel rapporto – oltre 52mila di queste moriranno a causa della malattia”.
Numeri sconcertati, soprattutto perché i numeri complessivi dei casi tra la popolazione è in calo grazie a screening sempre più accurati e esami preventivi più efficaci.
“Non sappiamo cosa stia guidando l’aumento del cancro del colon-retto tra i giovani – ha affermato il ricercatore dottor Ahmedin Jemal, vicepresidente e responsabile della sorveglianza nella gestione della medicina presso la Cancer Society – ci sono molte ricerche in corso. Alcune persone dicono che probabilmente le cause sono da ricercare tra l’obesità o i cambiamenti nella dieta negli ultimi decenni, ma in realtà non sappiamo esattamente cosa causi questo rapido aumento dei tassi di incidenza del cancro del colon-retto”.
Ovviamente è fortissima la raccomandazione di sottoporsi a screening oncologici già dai 45anni, ma in questo i dati non sono rassicuranti. Solo 4 adulti su 10 negli Stati Uniti vengono sottoposti a esami preventivi.
“Se dovessimo aumentare lo screening del cancro del colon-retto fino all’80%, abbiamo stimato che decine di migliaia di casi potrebbero essere evitati e migliaia di vite potrebbero essere salvate” è il messaggio lanciato da Jemal. In fondo, a poter salvare migliaia di vite, è un semplice esame fecale che può essere fatto ogni anno.