Nasce l’Intergruppo parlamentare “L’Italia che dona”, ne faranno parte i deputati di ogni schieramento politico che decideranno di aderire all’Intergruppo stesso. Un’iniziativa promossa dall’onorevole di Forza Italia, Raffaele Nevi, che ha inviato una lettera a tutti i colleghi alla Camera, spiegando l’importanza di diventare donatori.
“Tutti noi conosciamo l’importanza della donazione del sangue nel nostro Paese – scrive Nevi – L’anno appena trascorso è stato un anno terribilmente negativo, nel quale il calo percentuale, in base ai dati del Centro Nazionale Sangue, ha toccato il 2,3%. Un calo – aggiunge – che ha inciso pesantemente anche sulla produzione dei farmaci salvavita, portando la raccolta addirittura a livelli inferiori al 2020, quando i mesi di lockdown avevano fatto sentire i propri effetti su tutto il Sistema sanitario nazionale”.
“L’autosufficienza in tema di sangue per il nostro Paese è dunque lontana, imponendoci ancora una volta il dover ricorrere all’estero”, ha ricordato Nevi nella lettera. Sottolineando che “dal sangue donato, viene infatti estratto il plasma, materia non sintetizzabile chimicamente, che dipende esclusivamente dalle donazioni volontarie”. “Senza la donazione di sangue, sarà impossibile per il nostro Paese salvaguardare i propri cittadini, e creare medicinali salvavita come i plasmaderivati”, ha evidenziato il parlamentare di FI.
“Data l’importanza per l’Italia di avere le proprie riserve di sangue, senza la necessità di ricorrere all’acquisto all’estero, comportando ulteriori nuove spese per il nostro bilancio e al fine di sensibilizzare tutti al tema, ti scrivo – dice Nevi rivolgendosi ai colleghi – per chiederti di iscriverti all’Intergruppo parlamentare ‘L’Italia che dona’, affinché tutti noi parlamentari possiamo dare il nostro tangibile contributo”. La lettera è stata corredata anche da alcuni dettagli riferiti al plasma e ai medicinali plasmaderivati.