Chiuso ristorante e bar di Ladispoli, erano il punto di ritrovo dei 15 indagati dell’Operazione Rider. In quella occasione, il 15 febbraio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia smantellarono una fiorente piazza di spaccio sul territorio di Ladispoli, market della droga le cui decisioni passavano anche attraverso i due locali del litorale. Il duro colpo dei militari alla criminalità locale ha permesso di tradurre in carcere 11 persone, di cui 2 colte in flagranza di reato, e altre 4 denunciate a piede libero. Tutti indagati di spaccio e detenzioni di sostanze stupefacenti.

Questa volta nel mirino dei Carabinieri del Nucleo Operativo sono finite le due attività di ristorazione e bar di Ladispoli dove gli indagati erano soliti riunirsi per concordare e svolgere le proprie illecite attività.

I Carabinieri hanno proposto e ottenuto la chiusura coattiva dei locali pubblici per 30 giorni ai sensi dell’Art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.) a firma del Questore di Roma, notificata nel pomeriggio odierno ai relativi titolari che si sono anche visti sospendere la licenza per il medesimo arco temporale.

I provvedimenti nei confronti delle due attività sono stati ottenuti sia in relazione ai gravi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti documentati dai Carabinieri nel corso dell’attività investigativa che ha poi portato all’esecuzione dei provvedimenti cautelari lo scorso 15 febbraio 2023, sia in relazione agli ulteriori controlli effettuati, che hanno consentito di accertare la continua presenza presso gli esercizi di persone gravate da precedenti di polizia, anche inerenti alle sostanze stupefacenti.