I Carabinieri della Stazione di Santa Maria delle Mole hanno arrestato 4 ragazzi tra i 20 e i 27 anni e hanno denunciato un minorenne perché colti in flagranza di reato e gravemente indiziati del reato di rissa aggravata dopo essersi dati appuntamento in una piazza di Marino, alle porte di Roma.

L’accaduto risale al 9 marzo quando è scoppiata una lite verbale in un bar tra un ventenne e un giovane minorenne; fortunatamente la situazione è stata placata da uno dei fratelli maggiori del minore.
Nonostante questo, però le parti hanno riferito l’accaduto ad altri amici e parenti che hanno preso in carico la vicenda. Hanno iniziato, così a scambiarsi dei messaggi sui social network per darsi appuntamento in una piazza di Marino durante la notte. I messaggi lasciavano intendere che la faccenda sarebbe stata risolta attraverso le maniere forti.

All’appuntamento si presentarono 4 ragazzini età compresa tra i 20 e i 27 anni ed il minore protagonista della lite nel bar. Subito dopo l’incontro è scoppiata la rissa a cui ha assistito la fidanzata di uno dei fratelli del ragazzo minorenne, la quale ha riportato di aver visto qualcuno impugnare un tirapugni e un altro un cacciavite.

Dopo diversi colpi uno di loro è rimasto gravemente ferito portando i gruppi a dileguarsi. Nel frattempo sul luogo è transitata una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un ordinario servizio di controllo. I militari hanno immediatamente prestato servizio di soccorso al giovane ferito, ricorso alle cure dei medici del 118, e hanno identificato i presenti. Con le informazioni raccolte, i Carabinieri si sono messi alla ricerca degli altri partecipanti e li hanno rintracciati non molto lontano dal luogo dell’accaduto.
La vicenda è apparsa da subito chiara agli inquirenti, anche grazie all’acquisizione delle chat e dei messaggi audio usati per darsi appuntamento.

L’Autorità Giudiziaria di Velletri ha convalidato l’arresto dei 4 ragazzi maggiorenni, condannandoli a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, e rimessa in libertà. Il minore è stato, invece, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma.