Identificato “Hitlerson 88”. Ora per gli agenti della Digos ha un volto e un nome il tifoso della Lazio che ha pensato bene di presentarsi domenica scorsa allo stadio Olimpico per il derby capitolino con la maglia celeste dedicata al “figlio di Hitler 88”. E’ un tedesco con precedenti. Dopo giorni di indagini, dopo il comunicato della società sportiva di condanna ai gesti e i cori antisemiti e “nostalgici”, tutti atti volti ad offendere in chiave antisemita e rievocativa del fascismo, gli uomini della Polizia di Stato hanno individuato i soggetti responsabili di alcune condotte decisamente non adatte ad un clima sportivo e totalmente inadatte ad una società che è radicalmente e continuamente antifascista, come la nostra Costituzione vuole. “Chi ha sbagliato dovrà pagare” dicono dalla squadra e dal direttivo di Claudio Lotito: intransigenza assoluta contro certi estremisti che riesumano un clicè non adatto a tutti i tifosi della curva nord.

I poliziotti hanno identificato il tifoso, di nazionalità tedesca, che ha indossato la maglia con la scritta “Hitlerson 88”. La Digos della Questura di Roma , congiuntamente al Commissariato Prati, grazie anche alle immagini realizzate dal Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica è riuscita ad intercettarlo tempestivamente e ha depositato al riguardo una dettagliata informativa alla Procura della Repubblica di Roma.

Il soggetto è stato immortalato dalle immagini delle telecamere poste all’ingresso della Tribuna Monte Mario, le quali, insieme  all’esame degli accessi censiti dai tornelli di  quella tribuna, scremati in virtù del timing cristallizzato dagli impianti di videosorveglianza, hanno consentito di ottenere il match con la foto di un tifoso tedesco abbinata ad un biglietto acquistato  proprio per quell’area dello stadio.

Lo stesso, risulta gravato da un precedente di polizia risalente al 2009, allorquando, proprio in occasione del derby della Capitale Lazio-Roma dell’11 aprile di quello stesso anno, era stato denunciato in quanto resosi responsabile di invasione di campo.

Le indagini hanno consentito, altresì, di individuare altri due soggetti, di nazionalità rumena,  i quali, all’esito della partita, hanno ostentato il braccio destro teso in avanti, effettuando un saluto romano. Gli stessi sono stati immediatamente sottoposti al provvedimento Daspo da parte del Questore di Roma, sulla base di un’istruttoria della Divisione Anticrimine.