Cresce la tensione all’Università La Sapienza di Roma, dove nelle ultime ore è avvenuta la terza occupazione dopo quelle di fine ottobre e di inizio febbraio, rispettivamente alla facoltà di Scienze Politiche e a quella di Lettere e Filosofia. Nella serata di ieri, mercoledì 5 aprile, l’assemblea convocata dal collettivo di Giurisprudenza e dal gruppo studentesco di Cambiare Rotta, in merito al recente blitz condotto dai militanti di Azione Universitaria nell’aula autogestita, si è prolungata fino a tarda notte per concludersi con l’occupazione della stessa facoltà. Nel mirino degli studenti aderenti all’iniziativa, anche l’operato della rettrice Antonella Polimeni, contro la quale si sono scagliati nel sit-in organizzato all’esterno del Rettorato nel primo pomeriggio di ieri: “E’ a lei che imputiamo la responsabilità della legittimazione ottenuta dai fascisti all’interno del nostro ateneo –  queste alcune delle parole pronunciate durante la protesta  -gli stessi che intimidiscono e minacciano gli studenti nei loro spazi sociali e di discussione politica. Le manganellate della polizia a protezione dei fascisti davanti a Scienze Politiche lo scorso autunno, la militarizzazione dell’ateneo, i tentativi di pacificazione e persino criminalizzazione del dissenso e dell’antifascismo, dimostrano che è stata la governance di questo ateneo a creare le condizioni per cui oggi i fascisti godono di questa agibilità politica. Per questo abbiamo detto chiaramente che non accettiamo compromessi: Polimeni deve dimettersi immediatamente dal suo incarico”.