Lanciato nella giornata di ieri, giovedì 6 aprile, il nuovo bando 2024-2026 per la manutenzione ordinaria del verde pubblico di Roma Capitale. Lo stesso bando comprenderà anche i 15 Municipi della Capitale e le ville storiche, nello specifico Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese. Si passerà dalla semplice manutenzione alla cura del verde in tutti i suoi aspetti e per il prossimo triennio, l’Amministrazione capitolina metterà a gara un unico accordo quadro da 100 milioni di euro destinati a 15 lotti integrati per i 15 municipi. Come detto, verrà superata la distinzione tra le potature  (chiamate verde verticale) e sfalci (chiamati verde orizzontale) e si terrà conto nello stesso bando, degli interventi stimati e della consistenza del patrimonio verde di ogni territorio specifico. Infatti saranno interessati oltre 400 milioni di mq di aree verdi sopra i 20mila mq. Quelle di ampiezza inferiore sono già passate nei mesi scorsi alla gestione municipale diretta per complessivi 4,4 milioni di mq che comprendono anche le ville storiche,  in particolare Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese, ma anche le riserve, i parchi, i roseti, i giardini e i 340mila alberi della Capitale, ognuno dei quali dovrà essere potato almeno una volta ogni 5 anni.

Questo bando segna un salto di qualità importantissimo sul verde di Roma che è un bene prezioso – ha detto Gualtieri –  passando, cioè, dalla manutenzione alla cura“.  “Questo piano – spiega ancora il sindaco – ci consente di programmare gli interventi di sfalcio e potatura degli alberi in modo adeguato al nostro patrimonio. Ci sarà un responsabile per Municipio e ogni albero avrà la sua cartella medica, si saprà quando è stato potato, quando andrà potato nuovamente e un agronomo sarà sempre presente per controllare i lavori di potatura“.

Con uno stanziamento di cento milioni di euro – ha aggiunto l’assessora Alfonsi –  il nuovo bando per la cura del verde pubblico di Roma rappresenta  per il dipartimento Ambiente il più importante mai fatto“.

Il Bando nasce dal concreto coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, scommettendo sull’apertura al mercato e su un’autentica concorrenza basata sulla qualità, con l’obiettivo di portare a Roma le migliori professionalità nazionali ed europee. Le imprese affidatarie dovranno essere in grado di rispondere a rigidi criteri di selezione tali da garantire un sensibile incremento del livello del servizio, il rispetto delle forme di disincentivo al subappalto e una sostanziale riduzione dei disagi al cittadino in termini di qualità del lavoro, durata e sicurezza.

Le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate fino al 4 maggio, seguirà poi la fase di aggiudicazione, per entrare a regime nella primavera del 2024. I punteggi del bando terranno in particolare considerazione gli aspetti tecnici dell’offerta (85%) disincentivando i ribassi eccessivi, oltre che la ricca dotazione di mezzi e attrezzature ecologiche, la forte capacità di valorizzazione del materiale di risulta e, soprattutto, l’adeguata qualificazione professionale del personale. Significativo anche il supporto richiesto a ordini professionali, ispettori di cantieri e contabilizzatori per ciascuno dei 15 lotti. Viene inoltre garantita una riserva del 5% alle cooperative sociali in possesso dei necessari requisiti. Si tratta del recepimento delle indicazioni contenute nel “Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate” approvato dall’Assemblea capitolina nei mesi scorsi.

Infine ci sarà il ricorso alla tecnologia dell’applicativo informatico Gis Green Spaces, una piattaforma all’avanguardia nella gestione delle aree verdi urbane messa al servizio dell’appalto e dei cittadini. In questa piattaforma si potranno gestire la programmazione, il monitoraggio e la contabilità. Tutti gli interventi saranno tracciati e rapportati alle tempistiche previste per ogni passaggio. Per le aree verdi come per gli alberi che avranno ognuno una sorta di cartella.