All’indomani della festa dei 171 anni della Polizia di Stato, il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, intervistato all’Espresso, ricorda l’impegno dei militari italiani impegnati all’estero in missioni speciali, alcune volte a fornire assistenza e supporto alle popolazioni locali.

“Sono quasi 14.000 i militari impegnati in Italia e all’estero in questo momento. Parliamo di 36 missioni in 20 paesi diversi, le operazioni maggiori sono in Libano nelle due missioni UNIFIL e MIBIL con circa 1330 militari, in Kosovo, dove abbiamo la guida della missione Kfor e quasi 900 militari delle nostre Forze Armate. Sono 650 quelli in Iraq e Kuwait e sono circa 1200 tra Bulgaria, Lettonia e Ungheria tra le missioni più recenti di vigilanza avanzata.
Circa 400 uomini e donne della Difesa sono impegnati in Libia nella Missione MIASIT di assistenza e supporto al popolo libico e poi abbiamo personale in Somalia, nella Base Logistica di Gibuti, nel Sahel tra Niger e Mali, in Palestina e in Egitto – prosegue Perego – Senza dimenticare il significativo numero di Marinai impegnati in Mediterraneo sicuro (circa 800) in EUNAVFORMED l’operazione Irini sempre nel Mediterraneo (400 circa), e quelli nella forza Nato in mare (235) e numerose altre missioni minori nel mondo insieme al costante impegno nazionale di Strade Sicure dove i cittadini con le stellette impegnati sono 5000.
Sono stato in visita in alcuni teatri operativi – aggiunge il Sottosegretario alla Difesa – ogni volta è stata una grande emozione, ho guardato negli occhi uomini e donne nelle loro divise, ho visto motivazione, determinazione, sono persone speciali che fanno una professione difficile e delicata, fatta di sacrifici e rinunce e la cosa ancora più bella è che la fanno da Italiani, essere Italiani in quel tipo di missioni è un valore aggiunto non solo per l’alta professionalità ma anche per come interagiscono con i popoli di dove si va a operare. Sono l’orgoglio della Nazione, sarebbe da urlare”.