Allo Stadio Olimpico, prima del match di ieri tra Roma e Inter, è stato impedito dalle forze dell’ordine l’ingresso dello striscione del figlio di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa a Roma 40 anni fa in circostanze mai chiarite. Sullo striscione era ritratta la foto di Emanuela su sfondo giallorosso. Il fatto è stato riportato dallo stesso Pietro con un post su Facebook.

“Oggi mio figlio, Dakota di 15 anni, è andato allo stadio alla partita Roma-Inter. Si festeggiava anche il quarantesimo dello scudetto dell’83, Dakota entusiasta decide di portare uno striscione lungo poco più di un metro, quindi alla sua portata, con al centro la foto della zia, perché sapeva che quella foto con la fascetta gialla e rossa dei manifesti era una foto scattata durante i festeggiamenti di quello scudetto dell’83”E’ stato fermato all’ingresso dello stadio e dopo un lungo consulto di mezz’ora tra la polizia e i piani alti gli dicono che quello striscione non può entrare, non è inerente alla partita…. Ma perché, mi chiede Dakota. E me lo chiedo anch’io. Non era né uno striscione politico, né offensivo verso qualcuno”, conclude Pietro Orlandi nel suo post di denuncia.