“Nel Lazio è sempre più difficile curarsi. Abbiamo bisogno di investimenti importanti da parte della Regione Lazio per garantire il pieno accesso alle cure e rafforzare i servizi pubblici ma occorre un cambio di passo anche da parte del Governo”. – Lo evidenzia la Cgil di Roma e del Lazio. E’ questo il quadro relativo ai dati raccolti nel periodo 1/28 maggio 2023 dal quale emerge che quasi il 40% delle cittadine e dei cittadini che ha avuto bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità B non è riuscito ad accedere alle cure nei tempi previsti, ossia entro i 10 giorni. Nella maggioranza delle Asl la situazione è più grave. Le Asl di Frosinone, Latina, Roma 2, 3, 4, 5 e 6 sono al di sotto della media regionale del 61,2%. Sono forti anche le disuguaglianze territoriali nell’accesso alle cure, che determinano un divario di quasi 30 punti percentuali tra la Asl di Rieti la più virtuosa, con il 73,2% ma ben lontana dall’obiettivo minimo del 90%, e la Asl di Roma 4, con il 43,9%”

“Il prossimo 24 giugno la Cgil, insieme a tante associazioni, sarà in piazza a Roma per una manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. Durante il mese di maggio, ancora una volta, registriamo che quasi il 40% delle cittadine e dei cittadini che ha avuto bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità B non è riuscito ad accedere alle cure nei tempi previsti, ossia entro i 10 giorni”.