Anche Latina ha aderito all’Earth Day 2024 e per l’occasione in piazza del Popolo si è tenuta una manifestazione organizzata dall’assessorato all’ambiente del Comune pontino. Presenti tra gli altri il Sindaco Matilde Celentano, l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio. Protagonisti della giornata sono stati gli studenti delle eco-schools di Latina che hanno portato i progetti in tema di abbattimento delle plastiche pensati per la Giornata Mondiale della Terra.

Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare. Con questa citazione, di Ernest Hemingway, voglio congratularmi con gli insegnanti, i genitori e gli studenti che si sono impegnati per realizzare progetti volti a ridurre le plastiche nel pianeta terra – ha dichiarato il Sindaco Matilde Celentano -. Ho visitato gli stand di tutte le scuole e sono rimasta particolarmente colpita per l’impegno e per le idee innovative che hanno caratterizzato quanto esposto oggi in piazza. Questa giornata è un’occasione per sensibilizzare su temi come il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità: occorre proteggere il nostra pianeta partendo proprio dalle piccole azioni”.

La Giornata Mondiale della Terra ci ricorda che ogni scelta, grande o piccola, può avere un impatto significativo sul pianeta Terra, che è l’unica cosa che abbiamo a disposizione e di cui abbiamo il dovere di prenderci cura – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio -. Per questi motivi l’assessorato all’Ambiente del Comune di Latina ci ha tenuto ad organizzare un evento che, contemporaneamente, coinvolgesse più partner. Ospiti principali della manifestazione sono stati gli studenti delle eco-schools, sempre attivi sul territorio e che durante tutto l’anno scolastico portano avanti tematiche che promuovono la sostenibilità attraverso l’educazione ambientale e la gestione ecologica”.

Una novità interessante per l’edizione di quest’anno è stata l’organizzazione di uno “swap party”, uno scambio di vestiti e oggetti usati, per sensibilizzare sulla attuale problematica dell’inquinamento tessile aggravato dallo sviluppo del fenomeno ormai a tutti noto come “fast fashion”, ovvero un modello di produzione e di consumo basato sulla quantità, velocità e bassa qualità dei prodotti tessili.