Gli agenti del commissariato di polizia di Tivoli, hanno arrestato un 73enne originario di San Severo in provincia di Foggia e domiciliato a Fregene. L’uomo, P.L. le sue iniziali e con molti precedenti per truffa alle spalle, si è reso responsabile di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, truffa, sostituzione di persona e falsa attestazione o dichiarazione sull’identità personale.

Il 73enne si era presentato pochi giorni prima dell’arresto in un negozio di telefoni cellulari di Guidonia Montecelio e aveva chiesto di poter accedere ad un finanziamento per l’acquisto di un telefono cellulare del valore di 1.500 euro e per l’occasione aveva presentato una carta d’identità con generalità di una persona realmente esistente, ma all’oscuro di quanto stesse accadendo e una foto che non corrispondeva a quella dell’uomo. Il suo comportamento è stato ha insospettito un dipendente del negozio che dopo aver invitato il 73enne a tornare a pratica ultimata, ha avvisato gli agenti. Così sono stati subito predisposti degli accertamenti che hanno consentito di bloccare l’uomo che anche agli investigatori ha fornito false generalità. Al momento del controllo, P.L. è stato trovato in possesso di 3 telefoni cellulari, una carta d’identità, una carta di credito e un bancomat, 2 fototessere e 1 certificato anagrafico. Il tutto riconducibile all’ignara persona alla quale l’uomo aveva sottratto le generalità. P.L. aveva con sé anche delle fotocopie di tessere sanitarie, un CUD 2023 e 2 certificati di pensione, riferibili ad almeno altre due persone. L’azione dei poliziotti ha consentito di accertare un ulteriore finanziamento di 15.000 euro richiesto dall’uomo e andato a buon fine, nonché di bloccarne in extremis un altro, del valore di 34.000 euro, che una società finanziaria stava per accordargli, a dimostrazione della serialità delle sue condotte truffaldine.

Già nel 2019  l’uomo era salito agli onori della cronaca poiché, a capo di un gruppo criminale dedito a truffe alle banche e ad enti vari per ottenere finanziamenti, prestiti o accrediti di pensioni, poi trasferiti su conti esteri, era stato arrestato unitamente ad altre 4 persone.