Un cittadino tunisino di 40 anni è stato rintracciato e messo in sicurezza ieri, giovedì 8 giugno, nella stazione ferroviaria di Civitavecchia dagli operatori della Polfer. L’uomo aveva al seguito la propria figlia minore ed era ricercato perché sospettato di aver ucciso la propria compagna e di aver rapito la stessa bambina. Le autorità sono arrivate a lui, grazie alla cooperazione tra le Forze di Polizia europee e gli agenti del Commissariato e della polizia di Frontiera della medesima cittadina. Le ricerche dell’uomo in Italia sono state attivate dai responsabili del Centro di Cooperazione di Polizia di Ventimiglia che hanno fornito le descrizioni del soggetto e della piccola, dando indicazioni che sarebbero potuti entrare in Italia e muoversi nel territorio italiano attraverso i treni. Grazie alla diffusione immediata delle informazioni ricevute ad opera del Compartimento di Polizia Ferrovia per la Liguria e della Squadra Mobile della Questura di Genova, è stato effettuato un attento monitoraggio negli ambiti ferroviari di competenza ed in particolare dello scalo ferroviario di Civitavecchia, dove è giunto un treno proveniente da Genova e a bordo del quale viaggiava il soggetto ricercato.

L’attività di cooperazione è stata seguita dall’ufficio SI.RE.NE. che ha richiesto ed ottenuto dal medesimo ufficio francese la documentazione necessaria attraverso cui procedere all’arresto dell’uomo. Sulla scorta della documentazione ottenuta dallo stesso ufficio SI.RE.NE. le autorità, hanno potuto eseguire il mandato di arresto Europeo che pendeva sulla testa del 40enne tunisino. L’uomo è stato associato nel carcere di Civitavecchia a disposizione della Corte d’appello di Roma, mentre la bambina è stata affidata ai servizi sociali del Comune di Civitavecchia e posta in una struttura protetta.