Su delega dell’Ufficio della Procura Europea di Torino, i finanzieri dei Comandi Provinciali di Roma, Torino, Milano, Bergamo, Brescia Lodi, Padova, Rovigo, Bologna, Piacenza, Fermo, Firenze, Bari, Brindisi, Lecce, Caserta, Salerno, Palermo, trapani, Ragusa e Messina stanno eseguendo perquisizioni, sequestri e un mandato di arresto europeo emessi dall’Ufficio di Procura europea di Colonia (Germania). Tale attività rientra nell’operazione Huracán con cui sono stati disposti cinque arresti, oltre 450 perquisizioni (di cui più di 50 in Italia) e sequestri di immobili e auto di lusso in Belgio, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. L’operazione ha impegnato circa 250 finanzieri e una unità cinofila “cash dog”, appartenenti a 35 Reparti del Corpo. La stessa operazione segue la scoperta di un vasto schema di frode IVA gestito da un gruppo criminale organizzato nel commercio internazionale di automobili che nel periodo compreso tra il 2017 e il 2023 ha gestito la compravendita di circa 10.000 autoveicoli per un fatturato di 225 milioni di euro e una connessa perdita del gettito IVA di 38 milioni. L’operazione trae origine da una attività amministrativa di controllo relativa a mancati pagamenti IVA da parte di alcuni soggetti a seguito dell’acquisto di auto dalla Germania e della successiva vendita a privati e società in altri paesi dell’Unione Europea. Le ulteriori indagini hanno permesso di rivelare l’esistenza di una frode IVA di grande entità, in cui sarebbero coinvolte a vario titolo circa 60 persone.  Secondo la tesi accusatoria, gli indagati avrebbero acquistato autoveicoli in Germania attraverso ditte italiane e ungheresi rilevatesi attività economiche “di comodo” – in quanto gestite di fatto in Germania – o del tutto fittizie. Dalle indagini sarebbe, inoltre, emerso che i fornitori tedeschi hanno dichiarato alle Autorità fiscali di aver ceduto le automobili in Italia attraverso il meccanismo della “cessione intracomunitaria”.

L’operazione odierna testimonia l’impegno di EPPO e della Guardia di Finanza per la tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e vede la partecipazione, tra gli altri, anche di Europol e delle agenzie di enforcement belga, tedesca, olandese, ungherese, portoghese e spagnola.

I provvedimenti in esecuzione sono stati emessi nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, sino a un giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.