Attivato dalla Regione Lazio, in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario e la Protezione civile regionale, il piano operativo e sanitario di intervento per la prevenzione degli effetti sulla salute. Prevede un’assistenza sanitaria da parte dei medici di medicina generale aderenti, ed è rivolto, in particolar modo, agli over 65 e alle fasce più a rischio della popolazione. Nello stesso piano, che sarà attivo da oggi, sono contenute anche una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione che possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive causate proprio delle ondate di calore. Il numero unico per le emergenze resta il 112.

Gli allarmi regionali monitoreranno 27 città e sono ubicati a Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia. Si tratta di sistemi HHWWS (Heat Health Watch Warning Systems) sono città-specifici e, utilizzando le previsioni metereologiche per ogni città, sono in grado di prevedere fino a 72 ore di anticipo il verificarsi di condizioni ambientali a rischio per la salute e l’impatto sulla mortalità. I livelli di rischio vanno dallo 0, il più basso, al 3, il più alto. Nelle giornate con livello 1, 2 o 3, ad esempio, verrà garantito un monitoraggio dei pazienti, tramite accessi domiciliari o, più facilmente, con la teleassistenza.