Scoperto l’arsenale della malavita di San Basilio. Sequestrate 16 armi, tutte da soft-air, modificate e pronte a sparare proiettili veri, ma il laboratorio non è nella Capitale, è fuori Roma, ad Ardea.

Questa mattina sono scattate le manette per 3 uomini. Le accuse sono gravi: porto e detenzione di arma comune da sparo, ricettazione di arma di provenienza furtiva, detenzione di munizionamento. Durante gli arresti i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro hanno effettuato le perquisizioni a casa degli uomini. In una di queste, quella ad Ardea, i militari hanno scoperto un locale adibito a laboratorio munito di attrezzatura tecnica per la modifica delle armi ove era custodito un vero e proprio arsenale, rinvenuto all’interno di un vano segreto ricavato nel muro, costituito da: 1 kg circa di polvere pirica; 16 armi tipo “soft air” alterate in grado di utilizzare munizionamento convenzionale; 2 pistole artigianali; 13 silenziatori artigianali; parti di armi alterate; munizionamento vario; attrezzatura tecnica per ricarica munizioni.

Sono in corso gli accertamenti tecnici sulle armi, infatti, non è escluso che siano state utilizzate in fatti di sangue che nell’ultimo periodo hanno interessato la Capitale.

Le indagini che hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono state eseguite dai Carabinieri  del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma- Montesacro, e nascono da un controllo, effettuato nel quartiere popolare romano di San Basilio da una pattuglia dell’Arma, impegnata nel quotidiano controllo del territorio, di un’auto con a bordo alcuni soggetti sospetti che una volta perquisiti sono stati trovati in possesso di abbigliamento necessario al travisamento, tali da ipotizzare che fossero in procinto di commettere un grave reato. Le conseguenti investigazioni, osservazione, pedinamento e controllo, hanno confermato l’intuito degli operanti e allo stesso tempo hanno condotto all’individuazione di un uomo italiano ed incensurato, poi arrestato in flagranza, gravemente indiziato di trasportare per conto di uno degli indagati, da Ardea a Roma, due pistole di provenienza furtiva e munizionamento, raccogliendo inoltre elementi indiziari circa il coinvolgimento, a vario titolo, nella custodia e detenzione delle predette armi di altri 4 indagati, di cui 3 arrestati oggi.