In manette padre e figlio, Roberto e Mattia Toson. Per gli inquirenti, dopo 6 mesi di indagini, sono loro gli assassini di Thomas Bricca, il 19enne morto ad Alatri, in provincia di Frosinone, per un proiettile sparato da due sicari a bordo di una moto. Confermata la pista iniziale, quella dello scambio di persona. Dopo mesi di lavoro, i Carabinieri hanno raccolto le prove necessarie ad incastrare i due killer. Oggi in conferenza stampa è stato lo stesso Procuratore di Frosinone. Antonio Guerriero, ha tracciato il lavoro che ha portato all’arresto di Roberto e Mattia Toson.

“L’uccisione nel centro di Alatri di un giovane colpito alla testa da un proiettile di pistola è stato a lungo trattato da tutti i mezzi d’informazione nazionali che hanno riportato anche le richieste dei familiari della vittima di individuare i responsabili dell’immane tragedia che ha stroncato la vita ad giovane di 19 anni.
Era stato assunto un impegno verso i familiari di Thomas Bricca e la collettività che sarebbe stato effettuato ogni possibile accertamento utile per individuare i responsabili dell’efferato omicidio che ha sconvolto la comunità di Alatri. Sono state utilizzate le più recenti ed avanzate tecnologie investigative. E’ stato impiegato il R.I.S. Carabinieri di Roma E’ Stata attivata una capillare rete di intercettazioni telefoniche. L’enorme impegno profuso emerge anche dal numero delle persone sentite come informate sui fatti, pari ad oltre 80 persone, alcune delle quali ripetutamente. Cosi come numerosi sono stati i sopralluoghi e le perquisizioni, espletati anche mediante l’utilizzo di droni di ultima generazione.
il 30 gennaio scorso Thomas veniva raggiunto alla fronte da un colpo di arma da fuoco esploso da un passeggero di una moto. Nei due giorni precedenti l’omicidio del giovane, il centro di Alatri era stato teatro di due accese risse, che vedevano coinvolti due gruppi contrapposti, ovvero quello facente capo ai due indagati e quello facente invece capo ad Omar Hauodi, cittadino alatrense di origini marocchine, ed altri numerosi giovani sia italiani che stranieri.
Per pura fatalità, la sera del 30 gennaio Thomas Bricca indossava un giubbotto di colore bianco. uguale a quello indossato nella medesima circostanza da Haoudi. I sicari, ingannati da tale circostanza hanno sparato almeno due colpi con un revolver all’indirizzo del bersaglio “con il giubbotto bianco”, ma la persona era sbagliata. Ad essere colpito è stato Thomas.
Già nella fase iniziale dell’inchiesta è stato possibile raccogliere validi elementi tali da individuare due indagati appartenenti al gruppo criminale contrapposto a quello di Thomas Bricca. Gli accertamenti hanno poi consentito di individuare un preciso movente dell’omicidio
L’articolata manovra investigativa consentiva di ricostruire un quadro probatorio grave, preciso e concordante nei confronti dei due indagati, così rilevante da essere ritenuto idoneo dal GIP del Tribunale di Frosinone per l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere nei loro confronti perché in concorso fra loro, hanno ucciso Thomas sparando due colpi di arma da fuoco, uno lo ha raggiunto alla fronte.
Le accurate indagini hanno consentito di accertare la presenza dei due indagati sul luogo dell’omicidio e che i loro alibi risultano smentiti da numerosi testimoni;  Agli indagati sono state contestate le circostanze aggravanti di aver agito per futili motivi e con premeditazione, per rappresaglia rispetto alle risse verificatesi in data 28 e 29 gennaio 2023
Inoltre ad uno degli indagati è stata contestata la circostanza aggravante di aver commesso il fatto essendo sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di anni 2”.