La Procura della Repubblica di Velletri ha aperto un fascicolo contro ignoti per violenza sessuale, in merito alla denuncia della ragazza di 15 anni presentata ai carabinieri di Roma. A lanciare la notizia è Ansa.it e stando a quanto raccontato dalla stessa giovane allieva della scuola di vela del Reale Circolo canottieri Tevere Remo, i fatti sarebbero avvenuti ad Anzio dove la giovane si trovava in foresteria con altri allievi. La minorenne afferma di essere stata fatta allontanare assieme ad un coetaneo dalla stessa foresteria e di essere stata invitata a casa di un istruttore di 23 anni della stessa scuola Giulio D’Amico e, dopo aver bevuto degli alcolici si sarebbe consumato lo stupro con l’altro ragazzo che si sarebbe addormentato proprio per gli effetti dell’alcool. Stando sempre ai racconti della giovane, i fatti sarebbero avvenuti nella casa al mare dello stesso D’amico, sita a Lavinio, un quartiere turistico della stessa città neroniana e ben lontano dalla sede distaccata della foresteria del Circolo sita sulla Riviera Zanardelli, in pieno centro cittadino.

Su disposizione della procura, gli inquirenti avrebbero acquisito le telecamere della sede del circolo di Anzio, mentre allo stesso temo la canottieri Tevere Remo, ha diffuso un comunicato interno e in cui si chiede ai soci “massima riservatezza sull’argomento”, precisando che il Circolo è “completamente estraneo alla vicenda”. In attesa che venga fatta chiarezza dalle autorità preposte su quanto accaduto, l’istruttore Giulio D’Amico – figlio del numero due della FederVela Giuseppe – è stato sospeso in via cautelativa da ogni attività del Circolo.