L’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale ha presentato il progetto “Sono un anziano ma non ci casco” dedicato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno delle truffe agli anziani. L’iniziativa è stata lanciata a ridosso della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani e si articolerà in una serie di incontri che verranno effettuati nei centri di tutti i Municipi di Roma Capitale, coinvolgendo oltre 2.000 partecipanti. Ma non solo, perchè ha beneficiato anche di un finanziamento della Prefettura di Roma ed è stata organizzata in collaborazione con le ACLI di Roma e con la Polizia di Stato. I primi due appuntamenti sono in programma dopodomani, giovedì 27 luglio e venerdì 28 presso gli stabilimenti “Punti Blu” dell’iniziativa che saranno rispettivamente ad Ostia e a Maccarese. Gli incontri, come detto, forniranno una serie di consigli difensivi agli anziani e avranno anche l’obiettivo di instaurare un rapporto diretto tra gli stessi cittadini e i Commissariati e i Distretti della Capitale.

L’intento – spiega l’ assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari – non è solo quello di prevenire e contrastare una potenziale truffa, ma riuscire anche a sostenere gli  anziani ‘nel dopo’ per aiutarli a superare il normale sentimento di vergogna, che spesso provano, grazie ad un adeguato supporto psicologico. Purtroppo i truffatori non vanno in vacanza e, soprattutto in estate, gli anziani sono più esposti a diventare vittime di malintenzionati. ‘Sono anziano, ma non ci casco’ è un primo tassello di un progetto a cui daremo continuità anche nei prossimi anni, perché come Amministrazione vogliamo continuare a mettere al centro le persone anziane, soprattutto se si trovano in condizioni di fragilità”.

Con questo progetto – dichiara la presidente delle ACLI di Roma Lidia Borzì – mettiamo a sistema una buona pratica a cui teniamo molto, con un’alleanza di corresponsabilità che, grazie alla coprogettazione, ha dato forza a un importante lavoro di rete tra associazione e istituzioni. I percorsi antitruffa sono un’attività alla quale da tempo ci dedichiamo, perché rappresentano un modo per aiutare tante persone anziane che troppo spesso finiscono incolpevolmente vittime dei malintenzionati. Oggi vogliamo fare un salto ulteriore in avanti con un percorso che ha un triplice valore: aiuta a prevenire le truffe, rendendo gli anziani più accorti e vigili, contrasta la solitudine e rafforza i legami creando una rete di prossimità per prendere in carico l’anziano a tutto tondo”.

La polizia di Stato – ha aggiunto il Vicequestore Aggiunto della Polizia di Stato Francesca Picierno – tra i suoi compiti ha anche la tutela delle persone anziane. L’arma vincente per difendersi dai truffatori, che colpiscono il 32% degli over 65, è sicuramente il passaparola e fare più possibile rete. E’ utile anche chiamare subito il numero unico di emergenza 112 per consentire alla polizia di intervenire subito e cogliere i malintenzionati in flagranza di reato”.