La Roma pareggia 2-2 con la Salernitana la gara d’esordio in campionato

La Roma pareggia 2-2 con la Salernitana la gara d’esordio in campionato, in una partita con
poche emozioni nel primo tempo e con molte nella ripresa. I giallorossi fanno vedere gli
stessi limiti della passata stagione, poca organizzazione, poco gioco, poca profondità. Limiti
compensati almeno con la voglia di lottare e di non mollare, visto che riescono ad acciuffare
il pareggio con una zuccata di Belotti in mischia e cercano il gol vittoria fino alla fine, quando
il neo-arrivato Renato Sanches calcia a giro e il pallone finisce di poco fuori.
Dall’altra parte c’è una Salernitana brava a restare mentalmente in partita per tutti i 96 minuti
di gioco e che a tratti riesce anche a mettere in difficoltà i giallorossi con il palleggio e con il
pressing alto. È grazie al possesso palla che arriva la rete del momentaneo 1-1 targata
Candreva che poi replicherà nella ripresa con un sinistro di controbalzo di pregevole fattura
su cui Rui Patricio non potra’ fare nulla.
Primo tempo – Roma con la formazione-tipo schierata durante il pre-campionato, 3-5-2 con
Rui Patricio in porta, Mancini-Smalling-Llorente in difesa Kristensen esterno destro Bove e
Aouar mezzali con Cristante davanti alla difesa e Spinazzola a sinistra. In avanti il duo El
Shaarawy-Belotti. Paulo Sousa risponde con Ochoa – grande protagonista nel 2-2 della
scorsa stagione – in porta, Lovato, Gyomber e Fazio in difesa, Mazzocchi, Maggiore,
Coulibaly e Bradaric a centrocampo e il duo Candreva-Kastanos dietro l’unica punta
Botheim.
Gli ospiti iniziano meglio rispetto ai padroni di casa e lo fanno cercando di costruire l’azione
attraverso il palleggio, ma la Roma è ben coperta e riesce a subire poco. L’unica azione
degna di nota è un tiro dalla distanza di Maggiore che con il sinistro spara alto. Passa un
minuto e i giallorossi trovano il gol del vantaggio con Belotti, il giocatore più atteso che
aggancia un lancio in verticale e fulmina Ochoa. L’urlo di gioia dell’Olimpico pero, viene
strozzato dal Var che annulla la rete per un fuorigioco di partenza del Gallo. Il minuto buono
per il vantaggio giallorosso è il 17’, quando con un’azione simile a 10 minuti prima, Belotti è
bravo a scattare in profondità e a raccogliere un lancio, vincere due rimpalli e battere Ochoa.
Stavolta il Gallo può finalmente festeggiare il primo gol in Serie A con la Roma.
Al 23’ la Roma sfiora ancora il 2-0 sugli sviluppi del secondo angolo della partita, quando per
poco un rimpallo non si trasforma in un’autogol della Salernitana. Altro pericolo per la porta
campana al 32’ quando Smalling fa la sponda di testa e Belotti devia male la sfera che
termina alta.
La Salernitana trova il gol del pareggio al minuto 35, dopo una buona fase di giro palla in cui
Candreva è bravo ad inserirsi in un buco della difesa giallorossa. Il numero 87 della
Salernitana, entra in area, torna sul destro e calcia sopra la testa di Rui Patricio che alza le
mani ma non riesce a deviare la sua conclusione. La Roma accusa un po’ il colpo e fa fatica
a riorganizzarsi, complice anche un’attenta fase difensiva della Salernitana che copre bene
tutti gli spazi. L’unico tentativo della Roma arriva con un lancio di Mancini in verticale sul
quale prima Belotti di testa e poi El Shaarawy non arrivano.
Si va cosi all’intervallo in parità sul punteggio di 1-1, con una buona Roma che ha fatto la
partita trovando pero’ poca verticalità e di conseguenza poca profondità. Le uniche due volte
che è riuscita in questo ha trovato la rete. La Salernitana ha dimostrato un buon palleggio e
una buona organizzazione e soprattutto la pazienza di saper aspettare il momento e il varco
giusto per segnare.

Secondo tempo – Nessun cambio ad inizio ripresa, le due formazioni, riprendono con gli
stessi giocatori della prima frazione. La Salernitana inizia subito a palleggiare e al 48’ trova il
vantaggio. Bradaric cambia gioco da sinistra per Candreva che mette giu’ col destro, rientra
sul sinistro e batte Rui Patricio con un tiro imparabile. La Roma va in confusione e non
riesce più ad uscire e 2 minuti dopo aver subito l’1-2 rischia ancora. Botheim scatta in
profondità, ma Rui Patricio è bravo ad anticiparlo in uscita con i piedi.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, come ad esempio un calcio di punizione di El Shaarawy
terminato fuori, Mourinho – squalificato e in tribuna – ne cambia 4 con un colpo solo. Entrano
nell’ordine Paredes per Smalling, Renato Sanches per Bove, Zalewski per un fischiatissimo
Spinazzola e Karsdorp per Kristensen. Cristante scala al centro della difesa e Paredes si
piazza in regia, con Sanches e Aouar ai suoi lati. L’assetto tattico non cambia, la Roma un
po’ si e con il portoghese arriva anche maggiore dinamismo in mezzo al campo, come al 71’
quando lo stesso Sanches sradica un pallone agli avversari e parte servendo Zalewski sulla
sinistra. Il cross del numero 59 termina in angolo. Passano 4 minuti e alla mezz’ora El
Shaarawy ha l’occasione del pareggio. Il Faraone riceve in area e si gira, ma la sua
conclusione prende la traversa. Il 2-2 arriva però 6 minuti dopo, quando Belotti tutto solo in
area insacca di testa staccando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Paredes.
Siamo al minuto 81 e i giallorossi hanno ancora 9 minuti più recupero per vincere la partita e
ci provano fino alla fine. Ochoa all’84 smanaccia un altro angolo, ma è nel recupero che la
Roma ha due grosse chance. Prima con Belotti che non arriva per poco su un cross basso
di El Shaarawy e poi con Renato Sanches che al 96’ e sempre sugli sviluppi di un corner,
riceve e calcia a giro dal vertice sinistro dell’area, ma la palla termina alta. Alla fine saranno
9 gli angoli battuti dalla Roma, l’unico dei campani è stato calciato ad inizio ripresa.
La Roma torna cosi a casa soltanto con 1 punto che sa di occasione persa. I giallorossi
hanno dimostrato di subire nuovamente una squadra organizzata che quando ha cominciato
a pressarli alti e a far girare palla li ha messi in difficoltà. Questo fattore è stato anche dovuto
dal fatto che ad inizio partita gli unici due uomini disponibili erano due trequartisti come Bove
e Aouar, visto che Sanches non aveva ancora i 90 minuti nelle gambe. Guardando al futuro
ci sono di buono la reazione e la voglia di riacciuffare il risultato. L’auspicio però è che già
dalla prossima partita di Verona si possa vedere una Roma migliore sotto l’aspetto
organizzativo, indipendentemente dal fatto che Dybala giochi o meno.