Scoperta eccezionale dei Carabinieri nella provincia di Rieti, vasi e manufatti, presumibilmente ben più antichi del Colosseo. Queste rarità dell’Italia pre-romana rischiavano di andare perduti per sempre in un bidone dell’immondizia.
La Stazione Carabinieri di Castelnuovo di Farfa ha proceduto al sequestro di 27 manufatti presumibilmente riconducibili all’antichissimo periodo etrusco-romano. Il recupero è stato effettuato grazie alla collaborazione di un cinquantenne del luogo che ha proceduto a segnalare ai militari dell’Arma il casuale rinvenimento degli oggetti, trovati all’interno di una scatola di cartone abbandonata sul ciglio di una strada di Castelnuovo di Farfa.
Tra essi vi sono anfore e coppe che sono state quindi repertate con cura e, nei prossimi giorni, saranno oggetto di appositi accertamenti tesi a verificarne l’autenticità.
A seguito del sequestro è stata interessata la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti ai fini dell’individuazione dell’epoca di origine e del valore culturale dei beni recuperati.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti rammenta che ovunque avvenga l’eventuale rinvenimento da parte di un cittadino di manufatti, siano essi vasellame, monete, dipinti, di probabile interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, vi è l’obbligo, in capo al soggetto, pena il deferimento all’Autorità giudiziaria, di denunciarne il ritrovamento entro 24 ore ad un ufficio della Soprintendenza per i Beni Culturali o ad una Autorità di Pubblica Sicurezza, anche per il tramite dei vari Comandi dell’Arma presenti su tutto il territorio.