Studenti di nuovo in piazza con tende e striscioni. Da nord a sud si torna a protestare contro il caro affitti e i costi “gonfiati” a discapito degli studenti fuori sede. Ieri mattina l’istallazione di un centinaio di tende nel piazzale di via Aldo Moro, davanti all’Università La Sapienza di Roma, come in altre 25 città italiane.
“La protesta, cominciata già nella scorsa primavera, sta riprendendo per l’arrivo di nuovo studenti, che iniziano l’anno accademico che affollano le grandi città per cercare stanze in affitto e posti letto negli alloggi pubblici – racconta Leonardo Studente della facoltà di Filosofia – Sugli studentati pubblici sono anni che non vengono fatti investimenti e i pochi soldi stanziati finiscono in strutture private. Invece gli affitti di privati, a cui siamo costretti a ricorrere, mancano, dal 1998 quando venne introdotta la legge 431, di meccanismi di calmierazione che ne consentano un livello di prezzo accessibile. Oggi il costo degli affitti è altissimo e sono esposti alla speculazione totale. Stanze in doppia arrivano a costare fino a 600€ a persona. Cifre che qualunque studente, anche lavoratore, non può affrontare. Noi siamo qui per portare l’attenzione e costruire momenti di confronto per portare anche fuori dal mondo universitario questa protesta. Sicuramente c’è bisogno di un intervento strutturale che aumenti i fondi destinati agli studentati pubblici e soprattutto che questi soldi non finiscano in mano a speculatori privati. Vorremo l’abolizione immediata della legge 431 del ’98 a favore del ripristino di un equo canone. Infine chiediamo un tavolo di confronto permanente con gli studenti universitari, il ministero dell’istruzione, il ministero delle Infrastrutture, con le istituzioni regionali e con gli enti garanti del diritto allo studio”.