Era consapevole dei problemi psichici del figlio e nonostante questo deteneva illegalmente una pistola in casa. Questa è la posizione del sostituto pubblico ministero Antonio Bufano che ha chiesto il rinvio a giudizio della madre di Andrea Pignani, il 34enne che il 13 giugno 2021, con la pistola del padre, guardia giurata scomparso poco prima, è uscito in strada Ardea e ha compiuto una mattanza. Quel giorno, intorno alle 11, raggiunti dai colpi di pistola sparati all’impazzata, morirono Salvatore Ranieri, un pensionato di 74 anni, e i due fratellini David e Daniel Fusinato, di 5 e 10 anni. Pignani, torno a casa dove si barricò prima del suicidio. A distanza di due anni prosegue il processo al Tribunale di Velletri. Già nell’aprile scorso si è dibattuta la posizione della madre di Pignani, una donna di 66 anni, che venne iscritta nel registro degli indagati perché poteva evitare la strage se avesse denunciato la presenza in casa della pistola, appartenuta al defunto marito e mai riconsegnata. Ieri il pm ha chiesto il rinvio a giudizio della