La Guardia di Finanza del Nucleo Speciale Polizia Valutaria ha eseguito quattro arresti nei confronti di altrettante persone per i reati di corruzione e traffico di influenze. Si tratta nello specifico – come riporta l’Ansa – di un ex dirigente pubblico, Gabriele Visco – figlio dell’ex ministro dell’Economia dei governi di centrosinistra tra la seconda metà degli anni ’90 e i primi anni 2000 Vincenzo – due imprenditori e un avvocato. Le Fiamme Gialle hanno eseguito anche un sequestro preventivo “per equivalente” di 230 mila euro. Dalle indagini è emerso “un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato” attraverso il quale lo stesso Gabriele Visco tramite la mediazione di un imprenditore romano,  avrebbe favorito “l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo”. Il tutto “a fronte di denaro e di altre utilità”, ma non solo, perchè sempre secondo la Guardia di Finanza sarebbe emersa anche “una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230 mila euro) presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate”.