Le impressioni, in diretta dalla sala stampa del Festival di Sanremo.
Clara, diamanti grezzi: Canzone molto orecchiabile. Sonorità ritmate. Con il suo testo e una voce impeccabile, è destinata ad essere la hit della prossima estate.

Sangiovanni, finiscimi: Sangiovanni non si allontana dal suo stile e propone un brano che non parte, o non arriva al pubblico.

Fiorella Mannoia, mariposa: Un’energia che ha travolto la platea dell’Ariston, e non solo. Una canzone potente dal ritmo contagioso. Testo attualissimo e profondo. “Mariposa” è un successo e al Festival di Sanremo si è vista un’esibizione che ha emozionato il pubblico.

La Sad, Autodistruttivo: il punk del trio piace e portano all’Ariston un brano che mette i brividi con il tema tragico come il suicidio. “La musica ci ha salvato la vita” hanno detto e questo dà a tutti e tre un gran merito, quello di averlo strillato al 74simo Festival della Musica Italiana.

Irama, tu no: Una canzone profonda, dalla melodia lenta ma piacevole. C’è poco da dire, Irama ha firmato un’altra hit senza allontanarsi troppo dal suo stile melanconico.

Ghali, casa mia: Che ritmo Ghali! impossibile restare fermi all’ascolto. Il piede batte. Il brano è ritmato e regala un debutto con i fiocchi al rapper e cantante milanese.

Negramaro, ricominciamo tutto: Sono tornati e siamo felicissimi di questo. Una delle band italiane più amate di sempre hanno regalato una immensa gioia ai fan e agli spettatori del festival. Con il brano ricominciamo tutto confermano uno stile emozionante. Il marchio di fabbrica del loro successo sono testi  e musiche che non stancano mai di essere ascoltate. Un successo.

Annalisa, sinceramente: Attesissima l’esibizione di Annalisa. Lei è una delle artiste più tifate in questa edizione del Festival. Bastano poche battute per esclamare: che hit. C’è poco da dire, la canzone di Annalisa al festival di Sanremo ha tutto: una voce meravigliosa, un ritmo che entra nel sangue, un ritornello impossibile togliersi dalla testa e una melodia tutta da canticchiare. Ma non sarà una hit di passaggio, “sinceramente” corona un percorso di crescita artistica di Annalisa. Sarà questa la vetta?

Mahmood, tuta gold: Una canzone studiata per essere ballata. Mahmood torna sul palco dell’Ariston che gli ha regalato due vittorie, consacrandolo tra gli idoli della musica italiana. Ma l’artista milanese non si discosta dal suo stile e non porta nulla di nuovo alla 74sima edizione del festival. Una canzone ritmata, orecchiabile, nulla di più.

Diodato, ti muovi: Anche lui già tra i vincitori delle edizioni passate, Diodato torna all’Ariston tra i big in gara. Diodato quest’anno si presenta con una canzone dall’alto livello musicale. Accompagnato dall’orchestra, sfrutta la potenza di ogni strumento e grazie ad una voce meravigliosa Diodato ha regalato emozioni anche al pubblico di questa edizione del festival.

Loredana Bertè, Pazza: Per la 12sima volta in gara, la Bertè porta il rock puro all’Ariston e si è alzato subito un tripudio di acclamazione dalla platea. Una grinta invidiabile, la voce neanche a dirlo. Loredana con la sua presenza al festival conferma l’alta qualità della musica italiana. Sarà questo il festival a vederla sulla vetta del podio?

Geolier, I p’ me, tu p’ te: Un po’ rap, tecno e pop. La ricetta di Geolier piace al pubblico di Sanremo 2024. Per la prima volta al Festival, il cantante partenopeo mette in mostra il suo stile, il suo ritmo e le sue origini che hanno coronato il suo successo, soprattutto tra i giovanissimi.

Alessandra Amoroso, Fino a qui: Prima volta in gara per Alessandra Amoroso e subito conquista il pubblico con la sua voce. Tutti a bocca aperta già dalle prime note. Una potenza vocale, però non porta nulla di nuovo nel repertorio della cantante, già vincitrice di Amici. Indiscutibile il talento della Amoroso, ma dal 2008 il registro non è cambiato.

The Kolors, un ragazzo una ragazza: Il loro successo Italodisco, tormentone del 2023, è stato scritto in 15 minuti. Il brano scelto per Sanremo 2024, forse è stato più studiato, ma rimane sulla stessa lunghezza d’onda. Una canzone estiva, tutta da ballare e canticchiare, potrebbe essere questo il loro punto di forza. I the kolors non rinunciano al loro stile fresco e leggero.

Angelina Mango, la noia: Si capisce già dalle prime note che il brano della blasonatissima Angelina Mango sarà un nuovo tormentone. Come Re Mida che trasforma in oro tutto quello che tocca, Angelina Mango trasforma in hit tutto quello che canta. Lo stile sul palco dell’Ariston è indiscutibilmente il suo e piace. Angelina Mango piace e non stanca mai i suoi fan. Ma in la noia una pecca c’è. Forse un brano non totalmente adatto al suo debutto a Sanremo, dalla superfavorita di questa 74sima edizione ci si aspettava un brano che mettesse in risalto a pieno le sue capacità canore.

Il volo, capolavoro: Il volo tornano all’Ariston dove vinsero il Festival e mettono in mostra il risultato di un percorso musicale durato anni anche oltreoceano, ma la crescita artistica non è andata molto lontana. Tra lirica e pop, uno stile unico che sicuramente li contraddistingue, ma manca il mordente.

Bigmama, la rabbia non ti basta: Wow. Bigmama ha tutte le carte in regola. Voce al top, testo da pelle d’oca e pieno, anzi pienissimo di significato, musica travolgente e la sua grinta arriva diretta al cuore non lasciando scampo a chi ascolta. L’emozione di Big Mama si vede in ogni nota e il pubblico ne terrà conto.

Ricchi e poveri, ma non tutta la vita: La vera sorpresa di Sanremo sono loro. Il brano dei Ricchi e Poveri è un mix difficile da capire al primo ascolto, ma qualsiasi cosa abbiano fatto in questi 32 anni di assenza dal festival, è sicuramente servito. Un ritmo moderno sì, ma allo stesso tempo coglie lo stile che gli ha regalato la hall of fame nella musica italiana. Pop e canzone italiana si incontrano e il mix funziona.

Emma, apnea: Emma e in forma per questo Festival. Voce al top.  Canzone che entra in testa e fa battere la mani. E che energia sul palco dell’Ariston. E’ una forza della natura e il pubblico è rimasto folgorato da una esibizione con i fiocchi.

Renga Nek, pazzo di te: Il duo vale 20. 10 a testa. Renga e Nek sono la musica italiana e firmano un brano che sposa perfettamente le aspettative del Festival di Sanremo. Due grandi voci che hanno trovato il giusto equilibrio, mai si surclassano, anzi si completano alla perfezione. Un duo che speriamo sicuramente di vedere ancora insieme.

Mr Rain, due altalene: La più classica delle canzoni d’amore pop è di Mr Rain. Una canzone orecchiabile che conquisterà il pubblico, soprattutto il più giovane.

BNKR44, governo punk: In questi giorni si è creata grande attesa attorno all’esibizione del collettivo BNKR44, scoperta di Sanremo giovani e direttamente sul palco dell’Ariston tra i big. Governo punk è il classico pezzo di una boy band, come conferma l’esibizione. Ritornello da canticchiare in radio, testo semplice, nulla di politico, come lasciava presagire il titolo, e di punk non c’è proprio nulla.

Gazzelle, tutto qui: Tra i debuttanti di questa edizione non poteva mancare l’amatissimo artista Indie Gazzelle. Un brano inaspettato, molto lontano dai brani che lo hanno portato al successo. L’intro di un pianoforte, poi il crescendo dell’orchestra dell’Ariston e il brano ci mette un po’ a partire, ma piace e raccoglie consensi. Sicuramente, tutto qui, sarà una hit nelle radio.

Dargen D’Amico, onda alta: Gli orsetti cuciti sul completo inteneriscono il pubblico, ma onda alta non ha nulla di tenero. I colpi della cassa sono netti e costringono l’ascoltatore a muoversi. Non c’è scampo. Un nuovo capolavoro firmano Dargen D’Amico.  Il ritmo è immediato e conquista tutti, amanti del genere e non. Il testo è molto, molto studiato e nessun riferimento è casuale. Onda alta è una hit.

Rose Villain, click boom!: Tutta la potenza della voce di Rose Villain sul palco dell’Ariston, con un brano che mette in risalto tutte le capacità di un’artista completa. Il brano ha tutto, dal ritmo dance ai vocalizzi. Alla sua prima esperienza a Sanremo, Rose suscita sicuramente tanta tanta curiosità, un artista da tenere sott’occhio.

Santi Francesi, l’amore in bocca: Da Sanremo giovani ai Big del Festival 2024. Come la loro ascesa nel panorama musicale anche l’amore in bocca dei Santi Francesi è un crescendo. Ritmo deciso e voce alla massima potenza, è il pezzo che ci si aspetta per il festival della musica italiana. Sentiremo parlare molto di loro.

Fred De Palma, il cielo non ci vuole: Fred De Palma lascia definitivamente il rap in questa edizione del Festival e abbraccia il pop. Un pezzo orecchiabile, nulla di più.

Mannini, spettacolare: Mannini ha sound, voce e una bella presenza. Arriva al 74simo festival di Sanremo con una canzone assolutamente adatta all’occasione. Giovanissima scoperta di Sanremo giovani 2023, torna all’Ariston e conquista il pubblico anche grazie ad una melodia che rimane subito impressa.

Alfa, vai!: Con vai! sembra già estate. Una canzone da ascoltare con i piedi sulla sabbia e un mojito in mano. Sarà il giro di chitarra o il ritmo veloce che fa venir voglia di muovere i fianchi, ma il brano è destinato a rimanere al top delle classifiche tutto l’anno.

Il Tre, fragili: E’ il suo genere: il rap. Il tre ha deciso di portarlo a Sanremo e ha ricevuto il plauso che merita. Anche chi non ama il genere può apprezzare tutto le potenzialità di questo brano.

Raffaele Di Ronza, inviato a Sanremo.