Primo anno con numeri da capogiro per l’ospedale Isola Tiberina – Gemelli. La nuova gestione, nata ufficialmente il 1° settembre 2022 per rilevare e rilanciare la precedente struttura la quale, ormai, versava da tempo in una situazione debitoria piuttosto critica ha, fin da subito, impresso una svolta radicale. I numeri sciorinati a margine della conferenza stampa di presentazione del primo anno di attività testimoniano un vero e proprio salto di qualità: oltre 16 mila ricoveri, 15.200 interventi chirurgici, 832.825 prestazioni ambulatoriali, 255 posti letto accreditati con più di 30 mila accessi al pronto soccorso rendono, di diritto, tale nosocomio tra i più importanti della Capitale. Se non altro, finanche, per la sua posizione centrale di assoluta rilevanza. A tutto questo va aggiunto il fiore all’occhiello della ristrutturazione di sei centri di eccellenza suddivisi per patologie, vale a dire: Oncologia radioterapica medica e diagnostica per immagini, Chirurgia protesica del ginocchio e dell’anca e traumatologia, Malattie gastrointestinali ed endocrino – metaboliche, Patologie della vista, Scienze cardiovascolari, Scienze di laboratorio e Direzione assistenziale. In tale contesto, le istituzioni non hanno fatto mancare la propria voce. Presenti, infatti, alla conferenza, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia. “Un ospedale nel centro di Roma, come è questo, è fondamentale nella città. La Regione non mancherà di fargli sentire il suo supporto”. Queste le fondamentali parole con le quali l’Onorevole Aurigemma ha suggellato l’importanza di avere, sul territorio, una struttura di siffatta caratura e quanto la Regione Lazio porrà in essere per la tutela, la salvaguardia e lo sviluppo di tale eccellenza sanitaria. Per quanto concerne, invece, le sfide future, a partire già dall’anno in corso, ad esprimersi è il direttore generale dell’ospedale – Daniele Piacentini -: “Il 2024 sarà l’anno in cui lavoreremo per rafforzare progetti di miglioramento della qualità dei percorsi clinico – assistenziali e di accoglienza dei pazienti partendo da tre aree chiave: il pronto soccorso, l’Ostetricia e la Terapia intensiva neonatale”. Il tutto, però, con un occhio ai conti. Infatti, entro il 2026, l’obiettivo è quello di raggiungere il pieno equilibrio economico finanziario.
di Roberto Incanti