A margine delle audizioni odierne delle due città laziali in corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026, anche la delegata regionale Simona Baldassarre ha voluto esprimersi in merito: “Oggi ho partecipato alle audizioni per l’individuazione della Capitale della Cultura 2026. Una giornata che ha visto il Lazio protagonista presso il Ministero della Cultura, con le candidature di Gaeta e Latina.
Il dossier “Blu. Il clima della cultura” racchiude la proposta di Gaeta, che abbraccia l’ambiente e la scienza per ribadire la centralità umana nello sviluppo spirituale. Una formula efficace, che esalterà le caratteristiche di un’antica e una nobile città del mare come Gaeta. Il mare continuerà ad essere un patrimonio strategico e un punto di riferimento per l’uomo, anche nei secoli a venire.   Invece la seconda proposta riguarda “Latina Bonum facere” e mette insieme le comunità rurali, a partire dalle bonifiche pontine, e le nuove utopie urbane, che sono rappresentate da Latina e dalle altre città di fondazione. Si tratta dei simboli dell’architettura razionalista, che sono parte integrante della storia della nostra Regione. Le peculiarità di Gaeta e Latina sono un legame indissolubile del patrimonio del Lazio. L’amministrazione Rocca non farà mancare il suo sostegno».