Desta scalpore quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 26 aprile, a Viterbo quando due gruppi di adolescenti e adulti si sono picchiati in piazza del Sacrario, usando anche mazze da baseball e spranghe. Tutto sarebbe nato da una banale lite tra due gruppi di giovani e dal fatto che poi sono stati chiamati in causa i genitori. La situazione è esplosa in un’escalation di violenza quando uno degli adulti ha inseguito e investito un ragazzo con la sua auto. A quel punto, un gruppo di composto all’incirca da 7-8 persone ha assaltato la macchina dell’investitore con mazze e spranghe, danneggiandola. Da qui è nata la maxi-rissa con una ventina di persone complessivamente che si sono picchiate tra di loro, anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto 4 volanti della polizia e 2 gazzelle dei carabinieri che con fatica sono poi riuscite a riportare la calma. Alcuni dei “partecipanti” alla rissa sono stati portati in ospedale e medicati con ferite lievi, mentre altre persone sono state portate in questura e l’Ansa riporta la notizia di 3 arresti e vari denunciati.

La sindaca di Viterbo Chiara Frontini, ha commentato così quanto accaduto sui social: “In questi mesi sono stata sempre in contatto con il Prefetto ed il Questore, le massime autorità preposte a garanzia della sicurezza dei cittadini”. “Molto è stato fatto, ancora altro c’è da fare. – ha proseguito Frontini -. Da gennaio non si sono più registrati episodi di insicurezza nella zona del Sacrario e anche l’evento di ieri, i cui protagonisti sono tutti di nazionalità italiana e già 3 sono stati arrestati, avrebbe potuto avvenire ovunque perché animato da futili motivi. Le telecamere presenti in zona hanno ripreso il tutto e altri soggetti sono stati denunciati, il pronto intervento contro risse e fenomeni di violenza da parte delle forze dell’ordine, anche ieri, ha represso tempestivamente ed evitato scenari peggiori, la sicurezza dei cittadini e il contrasto al degrado e alla microcriminalità – conclude – sono al centro delle preoccupazioni di chi amministra il territorio pur privo di funzioni e responsabilità operative”.