La bomba della Seconda Guerra Mondiale ritrovata circa un mese fa a Viterbo è stata disinnescata con successo. Oggi, martedì 7 maggio, era la giornata fissata per le operazioni che hanno portato all’evacuazione 36mila persone residenti nel raggio di 1,4 km dal cantiere edile dove è stato ritrovato l’ordigno. Le operazioni per il disinnesco dello stesso, hanno avuto inizio questa mattina alle 10. 27 e sono terminate alle 15. La procedura non ha avuto grossi problemi ed è stata condotta dagli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’esercito. Le operazioni di despolettamento hanno visto la rimozione e il brillamento delle componenti sensibili e pericolose per essere maneggiate e trasportate. Dopo che è stata disinnescata, la bomba è stata caricata su un  mezzo speciale degli stessi artificieri ed è stata portata (scortata dalla polizia stradale) al poligono di Monte Romano dove sarà svuotata.
Nel frattempo il Comune di Viterbo, dopo aver annunciato la fine delle operazioni, ha anche fatto appello ai cittadini evacuati dalla zona di non rientrare tutti nello stesso momento.

Soddisfazione per il successo delle operazioni anche da parte dell’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti Locali e all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti che in una nota ha commentato: «Oggi a Viterbo grazie a un grande lavoro di squadra tra Esercito, forze dell’ordine, Polizia locale e protezione civile le operazioni di evacuazione della popolazione interessata e di disinnesco di ‘Lady Rose’, un ordigno di due tonnellate risalente alla Seconda guerra mondiale rinvenuto nel capoluogo della Tuscia, hanno potuto concludersi in modo ordinato e riducendo al minimo i disagi per i cittadini. Desidero in particolare ringraziare gli uomini e le donne della Polizia locale di Viterbo e di altri 18 comuni della Provincia che hanno collaborato con professionalità e competenza alla complessa macchina organizzativa messa in piedi in questa circostanza dalla Prefettura. La Polizia locale del Lazio si conferma un presidio insostituibile a sostegno dei cittadini anche in circostanze eccezionali come quella di Viterbo».