Prosegue la crescita economica del Lazio ma con ritmi molto più contenuti rispetto al 2022. Banca d’Italia registra una crescita dello 0,9% contro il 3,7% del 2022.

Il contributo principale arriva dai servizi che in regione rappresentano oltre l’80% del valore aggiunto totale. L’1,4% in più è spinto dal turismo. Le presenze sono aumentate del 25,3% superando il livello pre Covid.

Nelle costruzioni la crescita è stata più intensa toccando il 3% con una forte decelerazione per la rimodulazione del super bonus.

Cala l’industria con un segno negativo dell’1,2% incidendo in particolare il comparto energetico. La manifattura è stata penalizzata dal forte calo dell’export (-13,7%).

I tassi di interesse sono aumentati diffusamente di 2,2 punti per capitali portandosi al 4,5. La liquidità è leggermente diminuita ma le imprese in 4 casi su 5 hanno chiuso l’esercizio in utile.

L’occupazione è aumentata del 2,3 per cento spinta dai giovani e dai tempi determinati.

L’inflazione cresciuta del 5,4% ha risvegliato i consumi ma il reddito reale è calato dell’1%.

Le famiglie povere sono il 6,8% del totale un dato migliore della media nazionale.

A incidere sui buoni risultati gli investimenti pubblici aumentati del 38% per le risorse giubilari e del PNRR.