Il sindaco Franco Ambrosino a quarantott’ore dalla tristissima vicenda che ha coinvolto il Comune di Ponza con l’arresto del Consigliere Danilo D’Amico sente il bisogno, anche a causa dei numerosi articoli di giornale che rischiano di dare delle interpretazioni della vicenda sommarie, di precisare quanto segue: Il consigliere D’Amico (non assessore), non ha mai avuto alcuna responsabilità gestionale, questo per dire che non poteva indirizzare alcuna gara o affidamento non potendo di fatto firmare impegni, liquidazioni o presenziare a atti di programmazione (giunta); Non è stata programmata nessuna gara per il verde pubblico da affidare nel prossimo futuro (ne’ da 50.000 euro, ne’ di altro importo). Per essere precisi la procedura è stata già regolarmente espletata sul Me.Pa. dove, tra l’altro, il denunciante era stato escluso perché non aveva presentato nei tempi e nei modi previsti, la propria domanda di partecipazione. La dazione quindi, non sembrerebbe essere servita a dare vantaggio alla ditta del denunciante, bensì tutta la vicenda allo stato, da quanto è stato possibile ricostruire, sembrerebbe riguardare i rapporti personali che intercorrevano tra il responsabile di questa ditta risultata non aggiudicataria del servizio di verde urbano e il consigliere comunale D’Amico. Trattasi di vicenda squallida da cui emerge tuttavia l’estraneità ai fatti e l’assoluta correttezza dell’azione amministrativa del Comune di Ponza.