Altra manifestazione a Latina dopo la tragedia che lo scorso lunedì 17 giugno ha colpito il bracciante agricolo 31enne e di origine indiana Satnam Singh, morto due giorni dopo in ospedale in seguito alla grave ferita che gli ha tranciato un braccio mentre lavorava. La stessa è stata organizzata dall’associazione Comunità Indiana del Lazio ed è partita dalle autolinee del capoluogo pontino alle 15 di oggi, martedì 25 giugno. Il corteo si è poi spostato verso piazza della Libertà dove sono entrati nel vivo gli interventi dei rappresentanti della comunità indiana e dei sindacati presenti alla manifestazione. In particolare per il primo gruppo, sono arrivati appartenenti alla stessa anche città limitrofe a Latina, come ad esempio Aprilia, Cisterna, Sabaudia e Terracina, mentre per il secondo gruppo erano presenti i sindacati Fai-Cisl, Uila-Uil e la Usb. A guidare il corteo un furgone, dal quale è arrivato un monito: “Siamo pronti a gridare per dire basta ad uno sfruttamento che dura da secoli”.

Va ricordato come Satnam Singh sia stato abbandonato dal suo datore di lavoro davanti alla propria abitazione con il braccio tranciato e con l’arto appoggiato su una cassetta degli ortaggi. Questo perchè non lavorava in regola nell’azienda dei Lovato. I primi esiti dell’autopsia hanno chiarito che il bracciante indiano è morto per un’emorragia e che se fosse stato tempestivamente soccorso si sarebbe potuto salvare. Il suo decesso è avvenuto all’ospedale San Camillo di Roma lo scorso 19 giugno, nosocomio ove era stato trasportato in eliambulanza dopo essere stato lasciato fuori dalla sua abitazione. Nei giorni scorsi è stata anche diffusa la notizia dal Tg La7 che Renzo Lovato, padre di Antonello è sotto indagine per caporalato dal 2019.