Il 60,6 per cento della costa laziale si è modificata tra il 2006 e 2020, per un totale di 79 chilometri complessivi. Il 29,7 per cento del litorale è in erosione, con un picco del 35,9 per cento in provincia di Roma. È quanto emerge dal rapporto Spiagge 2024 di Legambiente, realizzato su dati Ispra.

“Il litorale del Lazio è sotto un forte impatto di erosione e consumo di suolo, l’avanzata di cemento e asfalto non conosce sosta – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – con una continuità agghiacciante negli anni, peraltro a quarant’anni dalla legge Galasso, che sanciva l’inedificabilità proprio nella fascia tra zero e trecento metri dal mare. Una delle cause dell’erosione è proprio la scomparsa degli ambienti naturali costieri e quindi sbaglia tutto chi, senza affrontarne le reali cause, pensa di poter continuare a distribuire opere di difesa idraulica, come pennelli, soffolte, scogliere, geotubi o a insistere anno dopo anno con ripascimenti dell’ultimo minuto che il mare divorerà prestissimo”.