Quello che rimane il giorno dopo l’amichevole tra il Frosinone e la Lazio è la sensazione di due squadre che seppur siano ancora in costruzione, hanno un’impronta e una struttura ben definita. Lo si può dire per entrambe al di là dei calciatori che vanno in campo. Merito dei due allenatori, Vivarini per i ciociari e Baroni per la Lazio che giorno dopo giorno, attraverso il lavoro, stanno superando lo scetticismo iniziale con cui vennero accolti. E tra i due queto termine può essere accostato più al tecnico dei biancocelesti che a quello dei giallazzurri. E partendo dalle loro considerazioni del dopo partita analizziamo i punti di forza dell’una e dell’altra squadra in vista dei rispettivi esordi nei campionati di Serie A e Serie B.

 

Punti di forza e dove c’è da migliorare in casa Frosinone

Mister Vincenzo Vivarini è chiaro a fine partita quando parla di “test estivi, ma che hanno un valore importante” e poi aggiunge: “Abbiamo visto che la squadra ha assimiliato il grosso del pensiero, e anche oggi, come contro il Potenza, dobbiamo sottolineare il miglioramento che dobbiamo fare nel raccordo tra i reparti. Dobbiamo essere più bravi nella fase offensiva, ma la prestazione è stata all’altezza contro una squadra di Serie A. Alla fine abbiamo avuto anche in mano la partita, e queste cose ci lasciano ben sperare. Sul mercato, non è mia competenza, ma fino a che non chiude ci sono sempre problemi”. Concetti che fanno capire anche ciò che lui chiede alla squadra, partendo – riferito alla sfida contro i biancocelesti – dal concetto “di approcciare alla gara nel modo giusto”, questo perchè “dobbiamo capire il lavoro che stiamo facendo, affrontando la partita nel miglior modo possibile (concetto quest’ultimo che ripeteva spesso mister Fabio grosso nell’annata 22/23 che portò alla promozione in A ndr), in modo da capire cosa hanno capito i ragazzi sulle cose che devono fare in campo”. Poi si passa a parlare del modulo e dei sistemi di gioco alternati sia contro la Lazio che in generale nel corso di queste amichevoli: “Noi oggi abbiamo modificato tre volte la struttura nella squadra nella stessa partita. Di conseguenza, a seconda delle situazioni in campo, è chiaro che ci modelliamo. Questa è una qualità che la squadra ha già iniziato ad assimilare molto bene, e che ha messo in difficoltà le pressioni della Lazio. Noi varieremo la struttura della squadra, l’importante è avere le caratteristiche dei giocatori per poterlo fare. Oggi ci sono stati degli interscambi interessanti, che mi lasciano ben sperare per il futuro” dice ancora Vivarini.

Del tecnico ha anche parlato Francesco Gelli, uno dei veterani della squadra e dei protagonisti della scorsa stagione ed è proprio da questo aspetto che il numero 14 giallazzurro parte per raccontare l ostato d’animo che si respirava nel gruppo a luglio e quanto Vivarini abbia influito in positivo  sotto questo aspetto: “I primi giorni in cui ci siamo visti c’era grande rammarico e tristezza – dice Gelli – il mister è stato bravo a farci uscire da quel pensiero. Pian piano ci stiamo mettendo alle spalle il passato, dobbiamo reagire per provare a far bene quest’anno per provare ad ottenere qualcosa di importante”.

 

Punti di forza e dove c’è da migliorare in casa Lazio

Come per il Frosinone anche in casa Lazio si analizza la partita attraverso le parole del tecnico Marco Baroni: “Ho sempre parlato di un impianto di gioco stabile, quello della difesa a quattro con il doppio esterno – dice il tecnico biancoceleste -. Poi, a volte potremmo avere un vertice alto o basso, ma è chiaro che quando ho tolto Zaccagni ho messo Pedro sull’esterno, ma avevamo perso un po’ di campo e quindi ho pensato di riallargare Akpa, perchè avevo bisogno di riempire meglio il campo. La squadra mi è piaciuta soprattutto nel primo tempo, è partita molto bene e ha ricercato l’aggressività alta. Abbiamo fatto una buona manovra, ma è chiaro che nella scelta della formazione iniziale c’erano alcuni giocatori che non avevano mai giocato insieme. Ho bisogno di far giocare tutti, perchè solo questi test ci possono dare la misura. Devono crescere velocemente, ma nella prima frazione di gioco siamo stati aggressivi e siamo andati in pressione bene. Piano piano si alza il livello, abbiamo bisogno di minuti ma anche di prestazioni vere”. Poi altre considerazioni su alcuni singoli in generale a partire da Noslin che secondo il tecnico “si è mosso molto bene, pur scivolando su una palla che era già gol”. Poi ancora sull’ex Verona: “Ha molta mobilità, ha profondità”. Sul calcio e sul gioco: “Noi siamo alla ricerca di un calcio che abbia tanta mobilità, bisogna trovare i ritmi di squadra ma ho bisogno di far giocare tutti e fare minutaggio”. Queste invece le considerazioni di Baroni su Dele Bashiru, definito “un giocatore che ha delle potenzialità incredibili. Ha tiro, forza, qualità, ma va centrato bene il ruolo. Deve capire il nostro calcio, che è di ritmo con tempi molto ridotti, mentre in altri campionati hai più tempo nella ricezione. Sono convinto che questo ragazzo diventerà un giocatore importante”.

Baroni si sposta poi a parlare dell’inizio del campionato e di come debba arrivarci la Lazio: “Dobbiamo arrivare al campionato con molti che hanno minuti nelle gambe, ma ci si arriva. Noi siamo assolutamente in linea con ciò che pensavo. Ho ringraziato la squadra dopo il ritiro, e non erano parole scontate. La squadra è ricettiva, lavora duramente e questo mi da fiducia perchè ci permette di ridurre i tempi, che non abbiamo. Anche l’inserimento dei nuovi, e alcune modifiche che portiamo nell’atteggiamento della squadra, si possono accelerare solo attraverso questa disponibilità. Sono soddisfatto del lavoro svolto e di quello che andremo a svolgere.

Infine una considerazione sulla partita di ieri contro il Frosinone: “Nel primo tempo abbiamo avuto due o tre situazioni costruite bene, dove è mancato veramente poco per il gol. Abbiamo lavorato bene, portando pressione, ma c’è da lavorare”.