Svolta nel caso delle apparizioni della Madonna di Trevignano: arrivano nuovi elementi inquisitori e si apre un nuovo processo per l’ipotesi di truffa. Il Procuratore della Repubblica Alberto Liquori a conclusione delle indagini ha formalizzato l’iscrizione di Gisella e Giuseppe Cardia, l’autoproclamata veggente e suo marito, per l’ipotesi accusatoria di truffa in concorso.
“Merita ricordare che l’unico tema di interesse per l’organo requirente di Civitavecchia è quello della ricerca nella vicenda di aspetti di natura penale e di evitare, anche involontariamente, pericolosi scivolamenti in campi rimessi all’Autorità religiosa che, tra l’altro, di recente si è anche pronunciata sulla natura degli eventi accaduti a Trevignano. Massimo l’impegno profuso dalla Procura d Civitavecchia, sin dal lontano 2016, nella trattazione del procedimento iscritto per abuso della credulità popolare, poi archiviato e successivamente riaperto nel 2023 a seguito di specifiche denunce, anche querele, presentate da alcuni fedeli un tempo vicini alla “Madonna di Trevignano” e all’Associazione medio tempore costituita nel gennaio del 2018 dai coniugi Cardia attorno ad Essa” ha fatto sapere in una nota il procuratore Liguori.
I Carabinieri del Norm di Bracciano hanno ascoltato molti fedeli che negli anni hanno partecipato ai vari incontri di natura religiosa, sono stati fatti accertamenti sulla realizzazione delle opere di bene dell’Associazione Madonna di Trevignano anche attraverso accertamenti patrimoniali, sono stati fatti accertamenti in cerca di riscontri sugli eventi raccontati dalla signora Gisella nell’interrogatorio fiume durato 5 ore davanti al Pubblico Ministero.
“Gli accertamenti tecnici condotti nel corso della prima indagine sulla statuetta della Madonna e sul quadro del Cristo il cui esito è al nostro esame, avendone rilevato incertezze di metodo che potrebbero travolgere gli esiti investigativi e che inducono l’ufficio, a maggiore ragione trattandosi di elementi a carico degli indagati. Le verifiche si rendono necessarie anche perché, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda nel mese di giugno del corrente anno, è stato introdotto il tema degli esiti dei suddetti accertamenti tecnici con affermazioni meritevoli di approfondimenti. In tale contesto, è stata acquisita la registrazione della puntata televisiva e la nostra attenzione si è soffermata sulle esternazioni di ospite della trasmissione, la quale ha riferito che tra i parrocchiani circolava la notizia della dell’appartenenza alla signora Gisella delle tracce di sangue repertate sulla statuetta della Madonna e sul quadro del Cristo”.
Le indagini continuano.