A vent’anni dalla scomparsa di Alberto Sordi – ricorrenza avvenuta lo scorso febbraio – la Fondazione Museo Alberto Sordi e la Fondazione Alberto Sordi per i giovani promuovono la mostra “Alberto Sordi e il suo tempo“. Si tratta di un omaggio al grande attore cha scritto pagine di storia del cinema italiano, mentre la stessa mostra è stata curata da Alessandra Maria Sette. Si è deciso che ad ospitare un evento del genere fosse proprio la Casa Museo Alberto Sordi, la storica villa in cui l’attore visse per 45 anni che vanno dal 1958 al 2003 e che oggi è sede Archivio Storico e della Fondazione Museo dal 2011 tutela, divulga e valorizza la sua figura a livello nazionale ed internazionale. Per l’occasione, apre al pubblico il Grande Salone e il Teatro dove Sordi usava proiettare in anteprima le pellicole dei suoi film. In esposizione invece, ci sono materiali provenienti dall’Archivio Storico della Fondazione Museo Alberto Sordi e da altri 13 archivi fotografici pubblici e privati. La mostra, esplora la figura di Alberto Sordi in una chiave totalmente nuova, in ideale continuità con il progetto che l’attore condusse in Rai alla fine degli anni Settanta, dal titolo “Storia di un italiano” in cui si faceva conduttore/narratore di un secolo di storia attraverso le molte maschere indossate nei suoi quasi duecento film. Un percorso in parallelo tra il cinema che ha fatto storia e la storia che ha fatto il cinema. La carriera professionale di Alberto Sordi infatti, si intreccia con le vicende del nostro Paese, dal 1920 al 2003 come ad esempio il primo e il secondo dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, il referendum sul divorzio, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, sono solo alcuni degli eventi storici del secolo scorso, in cui importanti conquiste si alternano a forti tensioni sociali. Un’Italia della ricostruzione e del cambiamento che Sordi interpreta attraverso una, cento, mille maschere in un cinema che ha fatto la storia.

Questa bella mostra è animata da un’idea semplice, quella di incrociare la figura di un grande italiano, che ha raccontato attraverso i suoi film il carattere e l’indole degli italiani, con la storia d’Italia. Sordi ha impersonato personaggi di ogni ceto sociale, di ogni colore politico, di ogni attitudine e con loro ha saputo raccontare il nostro Paese” ha dichiarato l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor.

La mostra è stata inaugurata oggi 22 settembre e resterà aperta fino al prossimo 26 novembre.