Gli ultimi fatti di sangue avvenuti a Roma e provincia, che evidenziano sempre più la facilità con cui le armi circolano, hanno ulteriormente messo in luce l’esigenza, auspicata anche dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di maggiori verifiche sulle condizioni con cui le armi vengono custodite e protette. Pistole, fucili che, troppo spesso, vengono lasciate esposte e bottino di ladri che le rubano per poi immetterle nel mercato illegale.  A tal proposito, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma dopo i controlli già eseguiti nei mesi scorsi, hanno intensificato l’attività di prevenzione e controllo sull’osservanza delle prescrizioni in materia di armi nella Capitale come nell’area metropolitana, tra cui Lariano, Nemi, Lanuvio, Ariccia, San Cesareo, Olevano Romano, Rocca di Papa, Monte Compatri, Artena, Pomezia e Torvajanica. Tra le principali violazioni riscontrate ci sono la custodia delle armi in luoghi e con modalità non consentite, la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, il possesso di munizionamento in più rispetto al consentito. Gli accertamenti, che hanno riguardato 284 persone e 1.007 armi, hanno permesso di diffidare ben 64 persone, per il mancato possesso di certificazione medica di idoneità psicofisica aggiornata