Una storia nuova della sanità. La “Cura Lazio” del governo Rocca diventa – da oggi – anche digitale, comunicando, gradualmente, lo stato degli investimenti per il Servizio sanitario regionale, grazie alla nuova programmazione, alle 14mila assunzioni (comprese le stabilizzazioni) e all’innovazione (dalla riforma del Recup per ridurre le attese e per aumentare le prestazioni, integrando le agende del privato convenzionato). Il portale www.curalazio.it e i primi segnali positivi della riforma sanitaria – promossi da una campagna di comunicazione della Regione Lazio – garantiscono un’informazione puntuale sui provvedimenti più significativi assunti dall’amministrazione regionale, e rappresentano un orizzonte di trasparenza per i cittadini, nel segno della progressiva ricostruzione del Servizio sanitario regionale. Un cambio di passo frutto della programmazione degli investimenti e dell’impiego di risorse ferme da anni, partendo dalla rimodulazione di 1,2 miliardi di euro(dall’adeguamento sismico all’antincendio degli ospedali, insieme con i nuovi macchinari) fino ai 155 milioni di euro messi subito in campo per le progettualità del Giubileo del 2025, indispensabili per l’innovazione dei pronto soccorso, delle sale operatorie dei nosocomi e delle apparecchiature di ultima generazione.«Stiamo mettendo al centro la sanità pubblica puntando sul bene più prezioso, le persone. 14mila assunzioni autorizzate, con un incremento del 26% dei professionisti sanitari nel Lazio; interventi in tutti i pronto soccorso del territorio per riqualificarli, renderli più accoglienti e tecnologicamente avanzati; investimenti per aumentare i posti letto e ridurre le attese», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. «Questa è una storia che non vogliamo solo raccontare, ma costruire, insieme. Un progetto partecipato di cui tutti siamo realmente protagonisti. Un cambiamento profondo che richiede tempo ma – come per tutte le grandi sfide – saremo inesorabili, perché potrà cambiare profondamente la sanità, rendendola davvero umana e accessibile a tutti», ha concluso il presidente Rocca.