Dopo i tempi bui delle amministrazioni capitoline precedenti, i mercati rionali di Roma tornano ad un nuovo splendore. Ben 49 su 51, infatti, hanno appena sottoscritto la nuova convenzione con il Comune – proprietario dei singoli fabbricati che ospitano le varie attività commerciali -. Durante la gestione Raggi, furono solo 24. Cosa comporta il rinnovo della predetta convenzione? Tanto per cominciare, la totalità della Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) andrà per il 20% al Comune, mentre il restante 80% confluirà nelle casse delle singole AGS (Associazioni per la Gestione dei Servizi) le quali tratterranno tali somme per la gestione delle spese ordinarie quali, per esempio: pulizie, vigilanza, assicurazioni, illuminazione. Tali uscite dovranno essere rendicontate dall’ente proprietario – il Comune di Roma -, il quale potrà supportare le singole realtà finanche in caso di lavori di straordinaria manutenzione. Infine, le utenze tornano in capo al Comune, in modo da poter manlevare le varie AGS da ulteriori oneri accessori consentendo loro di occuparsi, in maniera più tranquilla, della fase gestionale ordinaria. Il dialogo istituzionale tra il Comune di Roma – nella fattispecie l’Assessorato alle Attività produttive ed il dipartimento Commercio – con le singole AGS, ha portato ad una rinnovata trasparenza in merito alla rapporto tra costi di gestione sostenuti e servizi conferiti alla clientela. Storicamente, i mercati rionali hanno rappresentato un presidio territoriale molto importante per la cittadinanza residente nei singoli municipi, in particolar modo anziani e famiglie le quali, complice un rapporto confidenziale con i propri rivenditori di fiducia, hanno da sempre instaurato un clima di reciproca collaborazione. Val la pena sottolineare l’importanza di tale operato, al fine che possa essere rilanciato e supportato, in tempi come questi in cui si sta faticosamente cercando di uscire dai difficili anni del Covid.

Roberto Incanti